Siamo alla vigilia del Santo Natale ove tradizioni, auspici, speranze, desideri e realtà uniscono tutti. Allo stesso tempo, tutto questo non può far disperdere quel desiderio e, aggiungo, il diritto alla serenità e alla felicità del Natale, che è la festa di tutti perché “è bene tornar bambini qualche volta e non vi è miglior tempo che il Natale allorché il suo onnipotente fondatore era egli stesso un bambino…”, scriveva Charles Dickens.

Quello che si sta concludendo è stato un anno, per certi versi, assai difficile; per altri, invece, diverso da quelli precedenti. Qualche anno fa, entrava nella nostra quotidianità la tremenda pandemia Covid-19, che purtroppo creò dolore, sofferenza, ma anche speranza e cambiamenti.

In questo anno, che sta volgendo alla fine, il mondo sta vivendo ancora guerre assurde; donne, bambini e anziani uccisi senza alcuna ragione; giovani e meno giovani, in divisa, che muoiono per difendere la libertà, sempre più lontana, e la comunità internazionale, che tarda a mettere fine a queste tragedie dell’umanità. Il nostro pensiero e il nostro augurio di Buon Natale è importante che giunga anche a quanti stanno vivendo momenti difficili e che, sicuramente, non possono celebrarlo con la giusta serenità e felicità, che meriterebbero.

Tuttavia, non dobbiamo scoraggiarci, ma affrontare con grande forza e coraggio questa situazione globale, che da tanto tempo domina e limita le nostre vite, spesso condizionandole e spezzandole. Soffermarsi e pensare alle loro esistenze non è soltanto un dovere, ma anche e soprattutto un gesto nobile di solidarietà straordinario.

In tutto ciò, dobbiamo trovare la forza di sentirci Comunità. In questo particolare momento dell’anno, più che mai importante per ciascuno di noi, dobbiamo cogliere lo spirito più profondo del Santo Natale.

Una Comunità va in soccorso di chi ha bisogno; una Comunità protegge le persone più fragili, rispettando le regole e mettendo da parte gli egoismi per il bene comune; una Comunità supera le divisioni con spirito di fraterna collaborazione e intesa. Una Comunità, locale o nazionale o globale, che sia, deve pensare alla felicità di tutti. Oggi, più di ieri, ciò sarebbe possibile solo se ci fermassimo a riflettere, per un istante.

Questo deve essere il nostro Natale, il Natale di tutti.

Permettetemi di rivolgere un pensiero particolare e un abbraccio di cuore a coloro che a Natale continueranno a lavorare per noi tutti: alle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, ai medici, agli infermieri, a tutti gli operatori sociosanitari, ai volontari delle associazioni, che quotidianamente si prodigano per curare ed assistere i nostri malati, i nostri anziani e la comunità intera negli ospedali e nelle strutture residenziali del territorio.

Un augurio particolare alle lavoratrici e ai lavoratori, ma anche a coloro che hanno perso il lavoro o a quanti lo stanno faticosamente ancora cercando; alle studentesse e agli studenti, ai dirigenti, ai docenti e al personale non docente delle nostre scuole ed istituti; al senso concreto di vicinanza di tante associazioni di volontariato a chi vive condizioni di disagio; ai gesti semplici e sentiti di tante persone che, pur restando anonime, sono arrivati direttamente al cuore della gente; alle parrocchie e ai sacerdoti, alle suore, al nostro Vescovo, alla nostra Chiesa, ma anche a tutti coloro, che pur provenendo da altri Paesi sparsi in tutto il mondo e pur abbracciando religioni diverse, amano lo stesso condividere insieme a noi lo spirito di questo Santo Natale.

Il mio Augurio è quello che possiate trascorrere questa Natalità, con serenità e felicità.

Non è solo un desiderio, ma una certezza che mi sento di condividere con ciascuno di Voi.