SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa
Centro Commerciale Il Maestrale - Senigallia - Christmas Park

Lanciata la terza edizione del percorso “We Care”

Coinvolti i 160 studenti e studentesse delle classi 4° dell'Istituto scolastico "Panzini" di Senigallia

Terza edizione del progetto "We care"

Martedì 26 novembre è stata inaugurata la 3° edizione per percorso We Care, educazione al bene comune, promosso dalla commissione di Pastorale Sociale e del lavoro della diocesi di Senigallia insieme al progetto Policoro e dedicato a tutti i 160 ragazzi del 4° anno dell’Istituto Panzini di Senigallia.

La mattinata si è aperta con una breve spiegazione da parte di Giandiego Carastro, componente della Commissione di Pastorale sociale e del lavoro  della Diocesi di Senigallia, su cosa è il progetto “WE CARE”.

Esso è stato subito dopo dettagliato a cura di Giovanni Spinozzi, direttore della Commissione di Pastorale sociale che ha anche fatto cenno dei vari incontri che seguiranno a partire da quello del prossimo 11 dicembre fino ad arrivare al conclusivo previsto nel mese di aprile 2025

I tre temi scelti sono

 

  •  Fragilità e dipendenze
  • Sviluppo sostenibile
  • Lavoro, libero, creativo partecipativo e solidale

 

Ciascuno affrontato sia con testimoni nazionali che hanno vissuto in prima persona quel tema che mediante la partecipazione alla CALL TO ACTION, esperienze in circa 12 strutture del territorio che si occupano dei temi trattati: associazioni, istituzioni, cooperative e aziende.

E’ seguito poi un breve saluto da parte del Dirigente Scolastico, prof. Alessandro Impoco, che ha fatto anche cenno alla recente analisi della Fondazione Agnelli sulle scuole secondarie di II° grado presenti in Italia. A riguardo, rivolgendosi ai ragazzi presenti, ha posto l’accento su quanto sia fondamentale che, una volta usciti dalla scuola ed entrati nel mondo del lavoro, non consentano al datore di lavoro deroghe in termini di piena regolarità occupazionale e di sicurezza.

Prima dell’intervento di Ermete Realacci, già parlamentare, presidente onorario di Legambiente nonché presidente di Symbola, (fondazione per le qualità italiane) e presente all’inaugurazione, ci sono state alcune brevi testimonianze da parte di una rappresentanza di studenti dell’I.I.S. Corinaldesi-Padovano, accompagnati dalla prof.ssa Giovanna Grossi sede della precedente edizione di “WE CARE”.

Realacci, sul tema “L’Italia che fa bene l’Italia”, ha parlato di materie prime come ambasciatrici della bellezza italiana; le tante DOP e IGP presenti nel ns. paese ne sono un esempio.

Produrre bellezza è la nostra mission, non solo per essere buoni, ma anche intelligenti perché la prima materia che esportiamo è l’intelligenza.

L’Italia è sinonimo di Ferrari e Lamborghini ma anche saper cucinare e saper vivere.

Ha citato lo storico Carlo Maria Cipolla che diceva “la bellezza nasce in Italia all’ombra dei tanti campanili “.

Lo stesso architetto Libeskind, progettista del nuovo One World Trade Center a New York,  ha detto “nei piccoli borghi dell’Italia c’è il DNA della umanità“.

Il prof. Giuseppe Santoro, insegnate del Panzini, ha poi coinvolto gli studenti Saekfato, Deborah, Catalina, Sofia, Rebecca, Joshua.

Rebecca ha risposto che per lei la cosa più importante è la carriera.

Ha poi aggiunto un’idea che anche E. Realacci ha valorizzato: prendersi del tempo per girare il mondo ed apprendere le buone pratiche da poter poi replicare.

Poi noi più adulti abbiamo puntato molto sulla dimensione del sogno. A riguardo la testimonianza di Giovanni Spinozzi è stata pregevole raccontando di quando ha pensato di mantenere aperto un asilo nido, servizio fondamentale per genitori che lavorano, che altri stavano per chiudere. Buon esempio di chi sogna un NOI e non solo un IO.

Giuseppe ha poi anche chiesto ai ragazzi da quale paese fossero originari i loro genitori se non nati in Italia. Varie le risposte: Brasile, Nigeria, Mar Rosso, Senegal, Romania, Repubblica Dominicana.

Veronica, che opera presso la Caritas Diocesana, ha raccontato delle avventure dei migranti che arrivano nella loro struttura da Lampedusa e che affrontano con tutte le loro forze ogni traversia pur di provare a trovare un futuro, un ambiente accogliente.

Lorella Pigliapoco della Pastorale sociale ha parlato del sogno del figlio. E’ diventato ingegnere idraulico ed ha fatto per qualche anno diverse esperienze di lavoro anche all’ estero, compresa l’Australia, prima di trovare l’attuale collocazione nel lavoro qui nelle Marche.

Ermete Realacci ha quindi concluso l’incontro dicendo:

Divertitevi ed empatizzate con gli altri. Sappiate che la missione dell’Italia sta nel seguire la sua Storia sapendo affrontare con coraggio le sfide che l’attenderanno (ci attenderanno !!) nel prossimo futuro.

Al temine dell’incontro i ragazzi per conto della Web TV Panzini hanno intervistato tutti i relatori, realizzando simpatico filmato.

 

da: Commissione diocesana per la Pastorale sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura