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“Petetta è favorevole o no alla chiusura della Residenza Protetta della Fondazione?”

Campanile replica all'Assessore: "Relazioni in Commissione entrando nel merito delle iniziative attive o attivate"

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Gennaro Campanile

L’Assessore Petetta ha scritto un risentito comunicato pieno di geremiadi, per metà frutto di una cantonata e per l’altra metà basato su banalità in merito ad un precedente comunicato di Amo Senigallia riguardante la Fondazione Città di Senigallia.

Il “casus belli” è la presunta attribuzione a Lei del termine “assessoraca” apparso su un quotidiano online sul quale Petetta ha costruito una filippica ridicola definendolo “un tentativo ingiustificato di denigrare senza motivo”. Figuriamoci! Bastava verificare negli altri due quotidiani online che il termine usato era “assessora” per rendersi conto che non si è trattato di un “errore grammaticale” ma di un semplice refuso redazionale. A volte prendersi troppo sul serio porta ad abbagli.

La seconda parte prende spunto invece dall’attribuzione del merito di alcune iniziative della Fondazione al Commissario Canafoglia “per opera di supplenza”. Apriti cielo! Allora vale la pena mettere i puntini sulla “i” proprio sull’assessorato.

Petetta svolge il ruolo di “Assessore ai Servizi alla Persona”, i Servizi Sociali insomma, forse il più importante assessorato sia per risorse economiche assorbite sia per i soggetti a cui si rivolge. Ebbene, tranne una volta e su richiesta di Amo Senigallia, Petetta non ha mai relazionato in Commissione o Consiglio Comunale della situazione in essere, dei risultati raggiunti, delle iniziative (nuove) che ha promosso. E quella volta è stato il Dott. Mandolini (dirigente di Area) a tenere banco. Stiamo parlando di cose serie, per le quali la conoscenza numerica è fondamentale per immaginare politiche positive, che riguardano:

la povertà familiare ed individuale
il bisogno abitativo
i bisogni affettivi
i nidi e gli asili nido
le dipendenze
il bisogno socio-sanitario per non autosufficienti
la disabilità
la situazione del Trocadero
il disagio non solo giovanile

L’Assessore Petetta dovrebbe, a nostro avviso, relazionare con continuità in Commissione ed aggiornare su questi argomenti entrando nel merito delle iniziative attive o attivate. Invece niente, come su tutto.

Si dirà che i Servizi Sociali non sono più di stretta competenza comunale ma dell’Unione dei Comuni. Beh, allora, che ci sta a fare un assessore comunale?

Un’ultima cosa. Il Commissario della Fondazione Città di Senigallia, che il partito di Petetta plaude ad ogni occasione, ha presentato un piano che prevede la chiusura della Residenza Protetta che nel frattempo ha diminuito e di parecchio di ospiti.

L’Assessore Petetta dica ai cittadini senigalliesi: è d’accordo o no con questa soluzione?

Gennaro Campanile
Consigliere Comune Senigallia
AmoSenigallia

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