Era venuto anche Angelo Bonelli parlamentare di Europa Verde per vedere da vicino e denunciare le migliaia di metri cubi di detriti post alluvione 2022 stoccati ancora nel parcheggio accanto all’autostrada. Si trattava di alcune collinette, con tanto di erba cresciuta in superficie e rifiuti, che davano il benvenuto a chi usciva dal casello autostradale e si dirigeva nel cuore della città di Senigallia. Frontalmente un superbo manufatto con il nome della città, a sinistra montagne di detriti.

 

In una città, che nell’estate 2024 ha visto ridurre il numero di parcheggi disponibili di circa 600 unità, quella montagna di detriti era un vero controsenso, ingiustificato ed ingiustificabile dato che l’alluvione è stata nel 2022. In emergenza ci stava utilizzare quello spazio (parcheggio) ma poi non aveva più senso.

 

In questi giorni ci siamo accorti che molti dei detriti sono scomparsi. Sarebbe una buona notizia se anticipasse a breve il pieno recupero dell’aerea a parcheggio. Non lo sappiamo però. Ai componenti dell’Amministrazione Olivetti-Liverani-Da Ros deve essere piaciuto qualche film con spie russe data la segretezza che circonda quello che fanno o stanno facendo. Forse la segnalazione fatta a mezzo stampa ha prodotto l’effetto di smuovere le acque: se così fosse, i cittadini sanno quale canale utilizzare per farsi ascoltare.

 

Risolta positivamente (speriamo) la questione “parcheggio autostrada” si è aperto un altro fronte caldo sempre sui parcheggi. Per due anni il “parcheggio ospedale” stradone Misa è rimasto chiuso senza spiegazione pubblica. Amo Senigallia ha denunciato a suo tempo come più di cento posti auto utilizzati dal personale sanitario e dai residenti fossero spariti dalla disponibilità. Segnalazioni, comunicati, petizioni non sono riusciti a risolvere il problema o perfino a sapere come stessero le cose.

 

Per un parcheggio che si apre un altro se ne chiude. In concomitanza con la ri-apertura del parcheggio a valle dell’ospedale è stato chiuso quello a monte creando problemi anche per gli studenti che hanno la scuola lì accanto oltre che al personale ospedaliero. Naturalmente nessuna comunicazione pubblica ma solo una sgradevole sorpresa.

 

Per i tre parcheggi si è toccata con mano la passività che ispira la gestione Olivetti, volta più a tutelarsi che a risolvere i problemi dei cittadini dimenticando che fare le cose “secondo legge” e “agire” non sono in antitesi. Anche quando si tratta di decisioni di privati un buon sindaco che ha a cuore la cittadinanza avrebbe creato la condizione per far giocare al Comune un ruolo attivo e propositivo dati i poteri e l’autorità di cui gode.