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Antica Grecia e videogiochi

L'eredità della Grecia antica è presente ancora oggi nel nostro quotidiano

Partenone, Atene

La Storia rappresenta da sempre un’importantissima fonte di ispirazione per opere di intrattenimento di ogni tipo, un tesoro al quale attingere senza riserve. Cinema, fumetti, libri e serie tv: qualsiasi medium ha tratto ispirazione dalle più diverse ambientazioni storiche. Alcune epoche storiche risultano però particolarmente ricorrenti in diversi opere, e questo è il caso dell’antica Grecia.

L’eredità della Grecia antica è presente ancora oggi nel nostro quotidiano. Molti termini derivano dal greco, in particolar modo quelli scientifici e politici, inoltre la cultura greca è spesso al centro di iniziative culturali; in Italia, in particolar modo, sono numerose le città nate come colonie greche, compresa Ancona. Se nell’intrattenimento si sprecano gli esempi di film e libri incentrati sull’antica Grecia, ai quali si possono aggiungere numerosi personaggi di fumetti e serie TV, un medium in particolare si è dimostrato sensibile al fascino ellenico: il videogioco. Da sempre, infatti, il gaming ha trovato in miti e leggende greche una fonte inestinguibile di ispirazioni, scegliendo questo setting per i più diversi titoli.

Possiamo partire da un titolo pubblicato da pochissimo: Age of Mythology Retold. Si tratta per la verità di un remake di un grande classico del videogioco, uscito in origine nel 2002, che mantiene inalterati gli amati punti di forza dell’originale. Parliamo di un gioco di strategia nel quale si controlla una civiltà antica, scegliendo tra le altre cose a quale divinità votarsi e ricevendo da essa potenziamenti e personaggi unici: ovviamente, tra le civiltà che si possono scegliere c’è quella greca, associata ad alcune delle divinità più famose del pantheon ellenico.

A proposito dello sconfinato pantheon ellenico: una famosa serie di giochi ha utilizzato il complesso insieme di dei, semidei ed eroi greci come personaggi per le sue trame. Si tratta di God of War, serie videoludica inaugurata nel 2005 e giunta fino ai giorni nostri contando 9 titoli. Protagonista è Kratos, uno spartano che diventa divinità – da cui il nome della serie – lottando contro gli dei dell’Olimpo, dipinti come inaffidabili ed egoisti.

Joystick, joypad, videogiochi, videogameSi può anche citare un’altra serie di giochi, quella di Assassin’s Creed. Composta da 13 titoli principali, ai quali il prossimo novembre se ne aggiungerà uno nuovo, sua caratteristica è quella di seguire vicende che si svolgono nel presente e nel passato con approcci sci-fi: tra le tante ambientazioni, tra le quali si segnalano l’Italia rinascimentale e la Londra vittoriana, spicca la Grecia classica, più nel dettaglio del V secolo a.C.. È possibile esplorare, anche grazie a un’apposita modalità didattica, città come Atene e Sparta, nonché siti già allora archeologici come Cnosso e Micene, e scontrarsi contro personaggi mitologici come Medusa o il Minotauro.

Giochi e serie di rilevanza internazionale non sono stati tuttavia gli unici a ispirarsi all’eredità dell’antica Grecia. A questa sono associati simboli riconoscibili ed evocativi, spesso da soli sufficienti per dare un’immediata caratterizzazione a un gioco estremamente semplice. Possiamo fare gli esempi delle slot machine, giochi casual molto presenti soprattutto in rete. Si tratta di titoli sempre presenti nell’offerta di operatori specializzati, come per esempio il casinò online Unibet che, tra i vari titoli, ne raccoglie alcuni accomunati dall’ispirazione mitologica greca: giusto per fare alcuni esempi si possono citare Rise of Olympus e Gates of Olympus, ma i nomi sarebbero tanti altri.

Anche andando agli albori del videogioco le cose non cambiano: giochi ispirati all’antica Grecia erano già diffusi in tempi di pixel sgranati e pochi bit. Nel 1988, per esempio, uscì The Battle for Olympus: si trattava di un’avventura a scorrimento che riprendeva il mito di Orfeo ed Euridice, con l’amata del protagonista rapita dal dio dell’oltretomba. Pochi anni dopo, nel 1991, venne pubblicato Populous 2: il giocatore impersonava un semidio della mitologia greca e doveva condurre la sua popolazione a trionfare contro i seguaci di altre divinità.

Gli esempi sarebbero ancora tanti, ma elencarli aggiungerebbe ben poco alla conclusione: videogame e antica Grecia sono sempre stati legati da un rapporto speciale.

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