Per tutte le squadre calcistiche è fondamentale giocare nel proprio Stadio per la familiarità col terreno di gioco. Per tutte le società calcistiche è fondamentale giocare nel proprio Stadio per il rispetto della tifoseria, degli sponsor, della città o del paese.

Tutto questo è venuto meno per l’Olimpia Marzocca in questa stagione. Attualmente sono circa 200 i giocatori che calpestano settimanalmente il campo in erba naturale, causa la chiusura concomitante della palestra Belardi per ristrutturazione ed ampliamento e la chiusura del campetto di allenamento, per rifacimento del manto sintetico. Un utilizzo orario del campo da gioco cinque volte superiore a quanto viene riportato nei capitolati di utilizzo di un campo da calcio in erba naturale.

Il Consiglio Direttivo dell’Olimpia in previsione delle criticità sopra descritte, si è mossa già dal mese di maggio per limitare i disagi, vedendosi costretta in programmazione a prendere la drastica decisione di portare la prima squadra, militante nel campionato di Prima Categoria, a giocare in un altro campo da gioco e non in quello di Marzocca, per alleggerire la “pressione” sul campo in erba naturale.

Solo ad inizio settembre la Società è riuscita a trovare una soluzione, ma fuori Comune a trentacinque minuti da Marzocca. L’Olimpia ringrazia la società Polisportiva Trecastelli, che ha compreso la difficile situazione, dando disponibilità, come gestore dell’impianto, a far giocare la prima squadra biancoazzurra nello stadio di Ponte Rio. La Società Olimpia Marzocca esprime grande delusione e rimane sconfortata da atteggiamenti limitativi nelle valutazioni per le richieste di giocare a Senigallia, in cui non è stata considerata la categoria di appartenenza, la longevità della Società, seconda solo alla Vigor Senigallia in ambito comunale.

da Olimpia Marzocca