Neanche la pioggia battente ha fermato lo spirito festoso e intraprendente di Organi di vertice, Dipendenti della Banca e Volontari che nella giornata di venerdì 13 settembre si sono adoperati per allocare nelle sale da ballo del MEGA’, la storica discoteca sull’Arceviese che per una sera è divenuta “sala banchetti”, tavoli e panche per la cena sociale in onore dei 110 anni di vita della BCC di Ostra e Morro d’Alba.

A pochi giorni dalla data, infatti, stante l’impossibilità di procedere alla modalità “festa in piazza” con i tavoli lungo le vie del centro storico come si era pensato in origine a causa del maltempo, è stata interessata la Proprietà del grande centro del ballo per dare un ricovero ai tantissimi prenotati alla festa, la quale non si è certo tirata indietro, anzi, ha messo a disposizione l’intero locale, dando luogo ad una modalità alternativa di “festa IN piazza”: una “festa DI piazza al coperto”. «Ringraziamo pubblicamente la famiglia Tombari, che ci ha letteralmente tolto dalla strada e salvato dalla pioggia», ha scherzosamente dichiarato la sera dal palco il Direttore Generale della BCC, Roberto Crostella.

E’ stato così che venerdì mattina si sono ritrovati la Presidente della Banca, il DG, Consiglieri, Sindaci Revisori e tanti Dipendenti a posizionare e apparecchiare i mille posti a sedere per la cena della sera, dando prova dello spirito di laboriosità, solidarietà, eguaglianza e auto-responsabilità che anima il Credito Cooperativo.

In effetti la celebrazione di un compleanno ultra centenario (ben 110 anni) non è solo la celebrazione di una ricorrenza. In questa società dell’effimero e del temporaneo, avere una storia ultrasecolare la dice lunga sul radicamento nel territorio, sulla fiducia da parte della gente, sulla resistenza alle avversità, sulle capacità di governo… Ammirare la torre civica a Ostra, la “Scarpa” a Morro d’Alba, altri monumenti nei paesi limitrofi, come anche pensare alla nostra storica BCC, dovrebbe suscitare nelle nostre comunità il medesimo senso di “sacralità”, avendo traghettato, queste strutture austere e rassicuranti, che da anni “incombono” sui nostri territori, intere generazioni dal passato al futuro, sopravvivendo all’inesorabile trascorrere del tempo. Punti fermi la cui eredità, fatta di valori e di identità culturale, vive e prosegue solidamente all’interno della BCC di Ostra e Morro d’Alba, che incarna oggi questo percorso di storia e questa memoria comune, in cui tutti possono riconoscersi.

E’ sicuramente per questo che all’invito alla Festa del Socio per i 110 anni della Banca hanno risposto, prenotandosi a questa cena sociale, ben MILLE persone da tutti i territori in cui la BCC ha le sue Filiali o Casse Self: Ostra, Morro d’Alba, Monsano, Chiaravalle, Jesi, Senigallia, Trecastelli, San Marcello e Belvedere Ostrense.

Si è scelto di affidare ogni aspetto di questa speciale serata ai protagonisti locali dell’enogastronomia, dell’associazionismo e dell’intrattenimento, per valorizzare il territorio con orgoglio e fiducia e per sentirsi bene come a casa.

Alla preparazione del curato menu hanno contribuito i ristoranti del territorio; al servizio agli innumerevoli tavoli hanno provveduto camerieri professionisti ma anche d’eccezione quali Volontari delle varie Associazioni coinvolte e tanti Dipendenti della Banca. 

Durante la cena la Presidente della BCC, Paola Petrini e il Direttore Generale, Roberto Crostella, si sono avvicendati nelle due sale piene di Soci per portare il saluto istituzionale della Governance della Banca e ripercorrere la storia dell’Istituto di Credito che, come ha ricordato la Presidente, «vide la luce come Cassa Rurale di Depositi e Prestiti dei Cattolici di Ostra ad opera di quei Soci Fondatori che il 29 novembre 1914, alle porte del primo conflitto mondiale, si arrischiarono a dar vita a Ostra ad un sistema virtuoso per “curare il vantaggio economico, morale, religioso dei Soci mediante operazioni di credito”,in ossequio all’enciclica “Rerum Novarum” di Papa Leone XIII, che sollecitava i cattolici all’azione sociale».

Intenso l’intervento di Crostella, che ha espresso con enfasi la necessità di preservare da parte della politica e degli esperti la preziosa unicità del Credito Cooperativo con logiche territoriali tarate e proporzionali alle piccole banche, difendendolo dalle dinamiche imprenditoriali e industriali troppo aggressive oggi preponderanti; ma anche la necessità di consentirgli di continuare a privilegiare l’erogazione del credito all’economia reale (strada oggi poco battuta per il rischio e l’assorbimento di capitale), piuttosto che chiedergli di fare finanza pura, fine a se stessa e snaturante di un sistema virtuoso. «Per evitare di farci omologare e per difendere il futuro dei nostri territori» sostiene il Direttore Generale, « bisogna che ogni residente sia Cliente della BCC di Ostra e Morro d’Alba senza farsi illudere dalle scorciatoie delle Banche ordinarie, perché più siamo, più contiamo in difesa del nostro virtuoso modello mutualistico».  

Sentiti ringraziamenti sono stati profusi poi dal palco ai Soci in primis, che rappresentano il capitale umano della Banca, la sua anima, ma anche ai collaboratori, ai dipendenti, a tutti coloro che, a vario titolo, hanno prestato la loro opera per la migliore riuscita dell’evento. Sopra a tutti il “performer” Luca Giacomini, vero deus ex machina della logistica della serata.   

Il dopo cena è stato affidato agli “8cl”, la Band del Maestro Luca Cerigioni, che ha intrattenuto i presenti con un repertorio anni ‘80/’90, totalmente live. Un viaggio attraverso il pop, la dance e il rock, che ha fatto scendere in pista gli appassionati del ballo e della buona musica.

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