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Fratelli d’Italia, “peccato per l’assenza della sinistra all’incontro sulla Fondazione Città di Senigallia”

"Buon lavoro a Corrado Canafoglia"

Fondazione Città Senigallia, Casa protetta per anziani
Il 20 agosto il presidente del Consiglio comunale, Massimo Bello, ha convocato la Conferenza dei Capigruppo in sede congiunta con la I^ Commissione permanente, quella che si occupa degli affari generali e istituzionali, per udire il commissario straordinario della Fondazione “Città di Senigallia“, Corrado Canafoglia, con una informativa finalizzata ad avere aggiornamenti sullo stato gestionale ed organizzativo dell’Ente Fondazione. 
 

 
Tre quarti d’ora prima dell’orario della riunione, è giunta alla presidenza del consiglio una e-mail a firma del consigliere Rodolfo Piazzai (PD) in nome e per conto dei gruppi consiliari PD, Avs-Daf, Vivi Senigallia e Vola Senigallia, con la quale comunicavano che non avrebbero partecipato alla seduta.
 
Singolare è questa modalità di esercizio del “potere di vigilanza”, insito nel ruolo del consigliere comunale, da parte dei membri di questi partiti di sinistra, eletti dalla cittadinanza, e, soprattutto, singolare è “sfuggire” al confronto con il commissario straordinario dell’ente Fondazione, che ha relazionato su importanti temi che riguardano l’intera comunità.
 
Ribadiamo come sia stato necessario nominare un commissario straordinario nella Fondazione, dopo la gestione da parte di Cda presieduti, da ultimo, dal dottor Guzzonato, che hanno prodotto ingenti perdite di bilancio ed una pesante erosione del patrimonio dell’ente.
 
I risultati ottimali che il commissario sta ottenendo nella Fondazione sono sotto gli occhi di tutti, ma ciò crea probabilmente problemi e mal di pancia a coloro che hanno gestito la Fondazione ed il Comune da oltre vent’anni.
 
Il presidente del consiglio comunale, Massimo Bello, ha innovato rispetto alle precedenti gestioni dell’organo di governo Consiglio, prima presieduto dall’attuale consigliere Pd Dario Romano, chiamando periodicamente il commissario straordinario a riferire in merito alle criticità, alle azioni che portano al risanamento e ai progetti che ricondurranno l’ente Fondazione ad essere il “bene” della comunità, ruolo che le passate gestioni avevano messo a rischio e in ombra. Prima, la Fondazione veniva gestita senza che il Consiglio comunale avesse un’informazione piena e puntuale sulla conduzione della struttura. Sino all’avvento del commissario, nessuno sapeva della pesante situazione finanziaria ed economica dell’ente. Certo, prima non è stata mai adottata una attività di trasparenza amministrativa e di comunicazione al Consiglio comunale, quale quella voluta dal presidente Bello.
 
Singolare che i gruppi consiliari di minoranza, che non hanno partecipato all’incontro del 20 agosto, non abbiano voluto ascoltare il commissario su temi importanti, quali le pesanti sopravvenienze passive che il bilancio d’esercizio 2023 registrerà e riconducibili alla soccombenza nella causa contro società Autostrade per l’Italia per oltre € 14 milioni e ad una pesante svalutazione del valore immobiliare dell’ente per oltre € 14-15 milioni di euro; oppure, sul fatto che il commissario sia riuscito a riportare in utile d’esercizio il bilancio rispetto alle perdite annuali che si attestavano in alcuni casi addirittura oltre il milione di euro.
 
 
Nella riunione dei Capigruppo e della 1^ Commissione del 20 agosto, il commissario ha riferito anche della importante trattativa, giunta al termine, con la direzione dell’azienda sanitaria territoriale di Ancona, che consentirà di regolarizzare, sotto un profilo edilizio-urbanistico, il monoblocco ospedaliero. 
 
Quest’ultimo edificio, vitale per l’intera comunità, è stato costruito su un’area della Fondazione, in forza di un esproprio mai portato a termine, poiché gli uffici dello stesso Comune di Senigallia rilevavano che non ne sussistessero i presupposti di legge, ma, nonostante ciò, il monoblocco è stato realizzato e ad oggi è privo di agibilità e pare anche del certificato di prevenzione incendi.
 
Ha spiegato, il Commissario Canafoglia, che con detta trattativa entreranno nelle casse della Fondazione oltre 200.000 € che verranno girate a parziale ristoro del debito verso Autostrade, frutto di una laboriosa interlocuzione intercorsa con i vertici dell’azienda ospedaliera e, quindi, verrà ceduta l’area in questione a quest’ultima, la quale potrà così regolarizzare, dopo oltre quarant’anni, le gravi problematiche che riguardano il monoblocco dell’ospedale di Senigallia. Il commissario ha, altresì, riferito sugli importanti sviluppi relativi al progetto degli Orti del Vescovo, interessata da un progetto faraonico quanto irrealizzabile devoluto dall’allora sindaco Mangialardi senza considerare le problematiche del limitrofo fiume Misa. Il commissario ha riferito, poi, in merito alla trattativa in essere con Autostrade, alla quale va restituito un importo di oltre 14.600.000 €, a fronte di 22 milioni di euro incassati, ma soprattutto ha riferito che di queste somme incassate dall’esproprio di Autostrade ne sono stati spesi oltre 14 milioni e quindi la Fondazione dovrà privarsi della sua liquidità e vendere una ingente parte del patrimonio immobiliare.
 
 
Dispiace che, ad una così importante seduta, la minoranza consiliare di sinistra abbia ritenuto di non partecipare, mostrando oltremodo disinteresse o forse paura di affrontare temi così scottanti e che vedono coinvolti i rappresentanti ed i partiti che hanno gestito la città e la fondazione prima del 2020.
 
Il nostro plauso va al presidente del consiglio comunale, Massimo Bello, che ha fortemente voluto alzare la coltre di nebbia, che ha avvolto per oltre vent’anni la gestione della Fondazione Città di Senigallia per poi oggi accorgerci del suo stato di crisi pesante in cui si trova. Le audizioni in Consiglio e le note informative servono proprio per mettere il Consiglio comunale nelle condizioni di vigilare e comprendere tutte le azioni, che hanno interessato e interessano un patrimonio sociale importante per la città.
 
Pertanto, non ci resta che augurare buon lavoro al commissario straordinario, Corrado Canafoglia, invitandolo a non mollare nonostante le enormi difficoltà presenti nell’ente e quelle create da chi non vuole far emergere i problemi creati dalle precedenti gestioni, certi che riuscirà nella sua attività di risanamento e ciò nell’interesse dell’intera comunità.
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