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Fiori nel cemento: assunzioni di donne vittime di violenza

Agevolazioni contributive per le imprese: ce ne parla la Dott.ssa Margherita Feiz Mahdavi, Consulente del Lavoro a Senigallia

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In un mondo spesso rigido e impervio, dove il cemento sembra soffocare ogni possibilità di crescita, emergono storie di resilienza e speranza

Queste storie sono incarnate da donne vittime di violenza che, contro ogni ostacolo, trovano una nuova opportunità grazie alle aziende che scelgono di assumerle.

L’azienda che decide di assumere una donna vittima di violenza offre più di un semplice posto di lavoro. Offre un rifugio, un luogo dove le ferite possono iniziare a guarire.
È un atto di solidarietà che va oltre i bilanci aziendali.
Le donne vittime di violenza hanno imparato a sopravvivere, a lottare, a rialzarsi. Queste competenze non si trovano nei manuali di formazione, ma sono preziose per qualsiasi azienda.
La diversità di background e prospettive arricchisce il tessuto aziendale, stimola l’innovazione e crea un ambiente lavorativo più inclusivo.

Quando un’azienda assume una donna vittima di violenza, sta investendo nel capitale umano.
Sta dicendo: “Crediamo nel tuo potenziale. Vogliamo darti una seconda chance.”

È un investimento nel futuro, nella crescita personale e professionale di quella donna..

L’azienda che le offre un lavoro non solo le fornisce un reddito, ma le offre anche un ambiente sicuro e un senso di appartenenza.

Le aziende possono beneficiare di importanti agevolazioni contributive. Queste misure non solo aiutano le vittime a ricostruire la propria vita, ma offrono anche vantaggi alle imprese. Infatti è stato introdotto un esonero contributivo del 100% fino a  8.000 euro annui per le aziende che assumono donne vittime di violenza beneficiarie del reddito di libertà.

Questo incentivo è valido per un triennio (2024-2026) e si applica a diverse tipologie di assunzione:
Tempo Indeterminato**: Fino a 24 mesi.
Tempo Determinato**: Per la durata del contratto fino a un massimo di dodici mesi (anche in caso di proroga).
Trasformazioni**: Anche da contratti a termine a indeterminato, per un massimo di 18 mesi dalla data dell’assunzione a tempo determinato.
Part-Time e Somministrazione**: L’esonero spetta anche in queste situazioni.

**Requisiti**: Le donne vittime di violenza devono essere seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali. Devono risultare disoccupate e percepire il reddito di libertà al momento dell’assunzione.

Le aziende che decidono di assumere donne vittime di violenza oltre a dare un concreto sostegno al sociale hanno delle misure agevolative che si concretizzano in uno sgravio contributivo che può arrivare fino al 100% e fino a 24 mesi, in relazione alla tipologia di assunzione convenuta.

E ogni assunzione è un passo verso una società più giusta, più empatica e più solidale.

Quando vediamo una rosa sbocciare tra il cemento, ricordiamoci delle donne che lottano per rinascere. Un fiore che sboccia in un ambiente difficile, simboleggia la forza e la speranza, così come le donne vittime di violenza che trovando un’opportunità lavorativa si rendono forti, libere e indipendenti. E quando un’azienda apre le porte a queste donne, sta piantando semi di speranza e cambiamento.

 

Dott.ssa Margherita Feiz Mahdavi
Consulente del Lavoro

Strada della Bruciata 14/1
Centro Teorema – 1° Piano
Cesano di Senigallia

www.teoremalavoro.it

071 9711570 / 071 9711571

339 8237447

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