Problematiche Potes 118 dell’Ospedale di Senigallia.

 

La Delibera della Giunta Regionale n.2052/2023 aggiorna il “Regolamento relativo ai requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e professionali per l’autorizzazione e l’accreditamento dell’attività di trasporto sanitario”.

L’Allegato A alla delibera puntualizza inoltre per le sedi operative le condizioni in cui devono operare. In 11(undici !!) commi vengono indicati i Requisiti minimi per l’autorizzazione all’esercizio del trasporto sanitario per il personale e per i mezzi di sosta (Ambulanze) 

 

Preso atto di ciò dobbiamo purtroppo constatare che quanto deliberato non viene rispettato e che non vi sono spazi adeguati e a norma nè per il personale né per le Ambulanze.

I mezzi di Soccorso non avendo riparo sostano sotto il sole per diverse ore raggiungendo temperature elevate all’interno dell’abitacolo dove vi sono dispositivi elettromedicali e farmaci.

Tale temperatura altissima, se prolungata nel tempo e alle volte lo è in attesa della chiamata, può provocare danni al materiale sanitario, ai farmaci, agli apparecchi elettromedicali salvavita e alle bombole di ossigeno che sono dentro l’Ambulanza.

Non parliamo poi della condizione in cui si viene a trovare il paziente, già fragile per la patologia (se bambino, disabile o anziano lo è ancora di più !!), e del tipo di accoglienza dentro un mezzo infuocato.

 

Attualmente su quattro ambulanze solo una e protetta dalle alte temperature ma tramite una struttura in tenda. In pratica 3 ambulanze su 4 stanno costantemente al sole con danni ai farmaci  ed al monitor (che non deve stare costantemente sotto al sole).

C’è poi il problema della struttura permanente che accoglie l’equipaggio del 118 i cui locali non rispecchiamo le norme sancite dal Dlg n.81/08 in materia di microclima e vie di uscita di sicurezza.  Questa la situazione attuale.