“Stop al lavoro nelle ore più afose, accolte le nostre richieste”
I sindacati: "tutelare la salute dei lavoratori e per prevenire gli infortuni"
Cgil, Cisl e Uil regionali, che da tempo avevano sollecitato la Regione Marche a emettere un’ordinanza contro lo stress termico, hanno incontrato il governatore Acquaroli con gli assessori Antonini e Aguzzi.
La Regione ha accolto la richiesta sull’esempio di quanto fatto, ad esempio, dalle regioni Lazio e Abruzzo.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte anche le associazioni datoriali, è emersa la necessità di ragionare e confrontarsi su un provvedimento non emergenziale.
“Un’ordinanza per impedire i lavori all’aperto nelle ore più calde e afose della giornata, dalle 12.30 alle 16, serve per tutelare la salute dei lavoratori e per prevenire gli infortuni– spiegano i segretari Giuseppe Santarelli, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli – Una doverosa tutela dei soggetti più deboli che operano nei settori agricolo, edile ma non solo, costretti a svolgere il loro lavoro in condizioni climatiche estreme”.
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