Un viale ed un quartiere oltraggiati, distrutti, declassati, un tremendo peggioramento del paesaggio nella città di Senigallia. Parliamo dello storico Viale Anita Garibaldi o di quello che ne resta dopo gli scavi ed i lavori che lo hanno stravolto e lo stanno distruggendo.

 

Come fare diventare un viale storico, fresco e vivibilissimo in una pista ciclabile assolata, desolante e inutilmente larga? Forse questa è la domanda che si è posta l’amministrazione nel dare l’avvio ai lavori di rifacimento della strada in questione. Ma se nel regolamento comunale si dichiara che i viali vanno preservati, un motivo ci sarà? Se la legge tutela i viali con alberi con più di 70 anni, un motivo ci sarà?  Invitiamo i cittadini, in particolare  il Primo cittadino, a passare a piedi o in bicicletta nel tratto non ancora distrutto (piazza Diaz – Piazza della Vittoria) in questi giorni di estrema calura  in un orario compreso tra le h.13 e le h.15 e provare la  sensazione di fresco che i pini offrono: sembra quasi di entrare in un frigorifero. 

 

Nessuna immagine con termometri vari può rendere l’idea, passateci! Ma le radici sono scomode, qualcuno dirà: le radici possono essere trattate in tanti modi per avere l’asfalto liscio ed i lavori possono essere fatti cercando di preservare gli alberi che, diciamoci la verità, sono indispensabili! All’estero diverse città come Parigi hanno deciso di eliminare l’asfalto in alcune piazze per fare posto agli alberi, al fine di limitare le isole di calore urbane. Quando verrà compreso anche a Senigallia che le città sono vivibili solo se rinfrescate dagli alberi? Preserviamo quelli che sono sani, quelli nuovi o stanno morendo o comunque non  cresceranno mai come quelli che abbiamo. E rispettiamo i regolamenti…Meditiamo prima di distruggere!