La Regione mette fondi per la riduzione delle liste d’attesa destinati anche al personale del comparto, ovvero agli infermieri, tecnici ecc… ma chiede ore in più rispetto all’orario di lavoro.

 

Fermo restando che occorre più personale sanitario diciamo che le Prestazioni di lavoro Aggiuntive potrebbero essere una soluzione, anche se parziale, per gratificare i lavoratori e ridurre le esternalizzazioni. 

 

1) Al personale del comparto che fa ore in più, infermieri, tecnici di lab. e radiologia, ma usufruisce nel mese di riferimento di legge 104, malattia, ferie, permessi per assenze o sostituzioni turni, non viene riconosciuta la prestazione  perchè le ora in piùP vanno a compensare l’orario normale.

 

2) Nei Reparti il numero del personale del Comparto non è sufficiente per garantire le ferie a tutti considerando che durante l’estate i permessi per 104 e i congedi parentali debbono essere garantiti.

 

3) Da ora a Settembre sono stati imposti gruppi di miglioramento PNRR e gruppi di lavoro per l’autorizzazione ed accreditamento. Ore di formazione in più da fare nel periodo estivo e il personale è sempre carente.

 

5) Tutte le malattie lunghe anche mesi che ci potrebbero essere durante l’estate nei reparti devono essere coperte saltando i riposi. Come si possono dare anche Prestazioni di lavoro aggiuntive?.

 

 

La direzione deve fare una programmazione che tenga conto delle esigenze del comparto, al pari della dirigenza.

Non basta mettere risorse se il personale, pur svolgendo ore aggiuntive e saltando i riposi, non riesce a coprire nemmeno i turni ordinari.

 

Si prenda personale infermieristico dagli altri due ospedali che d’estate sono meno oberati di lavoro e dare stabilmente il via alle Prestazioni Aggiuntive per la riduzione delle liste d’attesa.