Vola Senigallia: “Dati turismo positivi, ma Olivetti non saputo far altro che lamentarsi”
"Sindaco lamenta mancanza di promozione nell'entroterra, ma poi lascia scappare eventi e non coglie occasioni per sinergie"
A distanza di qualche giorno desideriamo commentare i risultati ottenuti, sotto il profilo dell’afflusso turistico, dall’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone” che svolge la funzione della promozione turistica per i Comuni di Senigallia, Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti e Trecastelli attraverso il brand “Val Mivola”.
Leggendo le dichiarazioni del sindaco Olivetti ai dati dell’anno 2023 sull’afflusso turistico nel territorio dell’Unione dei Comuni, siamo rimasti a dir poco allibiti, perché di fronte a numeri assolutamente positivi e incoraggianti per il futuro (quasi un milione di presenze circa il 3% in più rispetto all’anno precedente) il primo cittadino di Senigallia, comune capofila dell’Unione, non ha saputo far altro che lamentarsi della festa delle pappardelle di Casine di Ostra (suo comune di origine, in cui tra l’altro non sembra aver brillato a livello di proposte turistiche durante il suo mandato amministrativo) o della festa dell’uva di Arcevia.
Veramente ci è sembrata un’uscita ai limiti del surreale, visto che viene dal Sindaco di una giunta comunale che in quasi tre anni di governo non ha dato prova di una programmazione turistica degna di questo nome. Nei primi due anni il calendario delle attività estive è uscito sempre a ridosso dell’inizio della stagione turistica, puntando su singoli eventi scollegati tra di loro con una promozione dell’ultimo minuto e senza una identità turistica da proporre.
Ci sembra poi fuori luogo anche la lamentela del Sindaco sulla mancanza di un’adeguata promozione del territorio che desse visibilità nazionale e internazionale arricchendo le iniziative: ricordiamo che tra le prime mosse dell’attuale amministrazione una era stata quella di lasciar scappare il CaterRaduno. Evento radiofonico tra i più noti e frequentati, ora a Pesaro (attuale capitale Europea della cultura) fulcro di diverse iniziative culturali che iniziavano dall’inverno per culminare nei giorni dell’evento a Senigallia. Non ci si venga a paragonare gli attuali eventi radiofonici che, a parte qualche concerto, non presentano certo quella pluralità di proposte culturali ed etiche che il Sindaco chiede all’Unione, e che caratterizzano la proposta di Caterpillar e del CaterRaduno.
Se vogliamo poi parlare di occasioni da cogliere per ampliare e differenziare lo spettro di proposte culturali attirando l’attenzione nazionale ed estera, non capiamo perché il comune di Senigallia non abbia approfittato della vicina capitale della cultura, Pesaro appunto, come ha fatto Corinaldo che insieme ad altri comuni marchigiani è diventato uno dei comuni satelliti dell’importante evento internazionale.
A nostro parere, un bilancio quello dell’Unione di un anno senz’altro positivo se si pensa che il brand “Val Mivola” è nato da poco più di due anni e le risorse gestite per azioni promozionali si aggirano a meno di 50mila euro l’anno, di cui una parte sono destinate alla manutenzione del sito.
Dobbiamo ammettere che l’attenzione che Olivetti e la sua Giunta hanno mostrato nei confronti dell’Unione dei Comuni ci è sembrata in questi anni puramente strumentale.
Non ne era stato fatto cenno in sede di presentazione delle linee programmatiche di governo, anzi, durante la campagna elettorale alcune forze politiche avevano addirittura parlato di superare l’Unione dei Comuni. Ci sorge il dubbio che l’interesse era solo quello di raggiungere l’obiettivo di azzerare il modello dirigenziale del Comune di Senigallia.
Eppure l’Unione è proprio quel contenitore in cui avanzare proposte di sviluppo del territorio ma anche quello strumento per valorizzarlo anche tramite partnership con enti e parchi dell’entroterra (per es. la Gola della Rossa e Frasassi per intercettare chi si reca a visitare le grotte); con la Diocesi (per ideare percorsi di turismo religioso tra i vari comuni); o con associazioni nazionali di vario tipo (per es. Associazioni di disabili per iniziare a lavorare e poi promuovere percorsi accessibili a tutti) per attirare nuovi segmenti turistici.
Da Gabriele Landi e Stefania Pagani –Vola Senigallia
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