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Alluvione e rischio idrogeologico: cittadini vogliono risposte. “Contratto di fiume risorsa”

Grande e attiva partecipazione il 6 marzo per "Un fiume in piena... Mi-sa che partecipo", forum civico che si è tenuto a Senigallia

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Forum civico sul Contratto di Fiume

L’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Senigallia ha organizzato mercoledì 6 marzo alle ore 21 presso il Teatro Portone “Un fiume in piena, Mi-sa che partecipo”, Forum Civico incentrato sui contratti di fiume.

Si è riscontrata una grande partecipazione, in sala erano presenti circa 150 cittadini da tutta la vallata, i quali si sono trattenuti con vivo interesse fino alla chiusura avvenuta alle 23,30 circa.

In apertura di evento Giovanni Spinozzi, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale della Diocesi, ha chiarito la duplice finalità dell’evento: rilanciare il contratto di fiume quale strumento di partecipazione civica utile per un territorio particolarmente esteso e duramente colpito come quello delle valli dei fiumi Misa e Nevola, e contestualmente ricevere dagli amministratori un aggiornamento in merito allo stato di avanzamento delle azioni strutturali messe in atto per la riduzione del rischio idrogeologico del territorio.

L’ospite della serata è stato il prof. Massimo Bastiani, coordinatore nazionale del Tavolo Contratti di Fiume, il cui intervento è stato incentrato sulle sfide e le prospettive sul futuro dei fiumi in Italia ed in Europa e quindi anche di quello desiderabile per il nostro Misa.

A seguito dei cambiamenti climatici, i fiumi da risorsa naturale si stanno anche rivelando una fonte di rischio idrogeologico con impatto drammatico ed incalcolabile in termini di vite umane, ed anche in termini di danni ingenti ai beni ed all’economia dei territori e del Paese.

I cambiamenti climatici sono una sfida, il futuro dipende dalle scelte che facciamo oggi, vi è pertanto la necessita di un cambio di mentalità: passare dalla concezione dei beni “rivali” a quella dei beni “collettivi”, stipulare un patto etico che si basi sull’unione di interessi collettivi e conseguenti azioni partendo dal presupposto che la qualità dei beni comuni e pubblici avvantaggi tutti.

In tal senso i contratti di fiume e le comunità locali sono pertanto una risorsa per il Paese. È necessario promuovere un nuovo uso delle risorse economiche, che parta dalle esigenze dei territori, che diventino progetti per la cui realizzazione vengono utilizzate le risorse finanziare, creando opportunità di lavoro e crescita occupazionale. Tre posti di lavoro su quattro dipendono dall’acqua. In Italia sono stati attivati circa 200 contratti di fiume, di cui circa 80 già sottoscritti.

Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia, comune capo fila del contratto di fiume locale, ha comunicato che dopo circa nove anni dall’attivazione si è finalmente giunti in data 5 marzo 2023 alla sottoscrizione del contratto di fiume da parte degli stakeholders.

Forum civico sul Contratto di FiumeAl fine di favorire la partecipazione attiva da parte delle comunità del territorio delle valli del Misa e del Nevola sono stati invitati alcuni comitati civici locali: il comitato Tra 2 Fiumi di Ostra, il comitato 15 settembre di Pianello di Ostra, l’Associazione Novum di Senigallia, il promotore dell’Accordo Agro – Ambientale d’area di Ostra, la Protezione Civile di Barbara.

I comitati hanno espresso la necessità di rivedere le modalità dei ristori, standardizzando le modalità di richiesta, aumentando gli importi soprattutto per chi ha subito i danni più gravi, rendendo più equi i criteri di erogazione a cittadini ed imprese e permettendo il pagamento di un anticipo per coloro che non abbiano la possibilità di provvedere autonomamente alle spese, evitando così di rimborsare solo chi si è potuto permettere di spendere e di penalizzare invece i meno abbienti. È stata inoltre invocata la necessità di un piano serio e strutturato di delocalizzazioni per la messa in sicurezza di abitazioni e imprese in aree ad alto rischio alluvione. Di fondamentale importanza poi si è rivelato il coinvolgimento, attraverso un patto di alleanza, degli agricoltori per tornare a conciliare la redditività del settore con la cura dei terreni.

I comitati riconoscono che il contratto di fiume è uno strumento utile per coordinare le molteplici proposte tecniche in merito alla manutenzione dei fiumi ed alla mitigazione del rischio idrogeologico lungo tutto il bacino, tali proposte devono chiaramente essere coordinate dagli amministratori e vagliate dai tecnici competenti, rispettando pertanto criteri di scientificità e di priorità del bene comune. Alcuni comitati hanno sottolineato l’opportunità che le soluzioni tecniche possano costituire un beneficio ambientale (contrastando così il problema della siccità), turistico e sportivo per il territorio.

L’ultimo intervento programmato è stato quello dell’Associazione Teatrale “Rumori Fuori Scena” di Pianello di Ostra. Per tale frazione, l’alluvione è stato sicuramente uno degli eventi più dolorosi degli ultimi decenni, l’associazione teatrale ha voluto pertanto evitare che tale dolore potesse chiudere il sipario sui cuori della popolazione, alimentando con la propria produzione artistica la speranza che, se “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, così possa nascere un fiore del buono da tutto il fango dell’alluvione.

Dal Forum è emersa la grande vitalità del territorio della vallata del Misa e del Nevola, che è stato duramente colpito ma non vuole rassegnarsi. Hanno parlato e hanno ascoltato persone che hanno avuto danni materiali anche molto ingenti, persone che da settembre 2022 ancora non sono rientrate nelle loro case, uomini e donne che hanno perso persone care, che hanno visto, negli anni, l’assenza del decisore pubblico, e che nonostante tutto questo propongono, inventano, denunciano, indicano una strada. Si tratta di comunità che si porteranno per sempre addosso il lutto dell’alluvione, ma che nonostante questo, anzi proprio in forza di questo, pensano alle generazioni future, ai propri e altrui figli, e non si rassegnano all’inefficienza della pubblica amministrazione, ma le chiedono di agire velocemente, di essere coinvolte nei processi decisionali e di comunicare date certe e soluzioni tecniche chiare ed efficaci.

La registrazione della serata sarà disponibile sul sito della Diocesi di Senigallia.

Diocesi di Senigallia
Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro, salvaguardia del creato

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