Giovedì 23 novembre alle ore 10 ha avuto luogo l’inaugurazione della seconda edizione del percorso We Care, presso l’Aula Magna “Corinaldesi” del Polo Tecnico Professionale IIS Corinaldesi-Padovano di Senigallia.

Diverse classi del 4° anno hanno aderito a questo progetto, organizzato da un team individuato dalla Commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro in collaborazione con il dirigente e le docenti del Polo, in particolare le docenti di religione.

Le quarte classi protagoniste saranno quelle degli indirizzi: meccanica-meccatronica; biotecnologie ambientali; elettrico-elettronico; relazioni internazionali per il marketing; sistemi informativi aziendali; informatica e telecomunicazione.

Ad inaugurare la giornata è stata la prof.ssa Elena Granata, docente presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani presso il Politecnico di Milano e Vice Presidente del Comitato per la Settimana sociale dei cattolici del 2024, con un intervento sul tema: Placemaker- gli inventori dei luoghi che abiteremo e la Democrazia partecipativa

Il dirigente scolastico prof. Ceresoni ha ringraziato la Pastorale sociale per aver progettato la seconda edizione nella sua scuola ed ha chiesto caldamente agli studenti di non lasciarsi perdere questa occasione.  Il Vicesindaco Pizzi ha portato un saluto iniziale a nome dell’ amministrazione comunale, invitando a puntare su tre P: partecipazione, passione, persona. Don Andrea Franceschini ha portato un saluto a nome della diocesi ed ha invitato gli studenti a coltivare la dimensione del sogno.

Prima della relazione principale della prof.ssa Granata il facilitatore e membro della Commissione di pastorale sociale Alberto Di Capua ha presentato il percorso partecipativo Il Parco che vogliamo, attuato anche grazie al coinvolgimento di docenti e studenti del Padovano-Corinaldesi; in particolare è stato sottolineato che il coinvolgimento sia di 30 cittadini che di oltre 1000 studenti per la riqualificazione del parco della Cesanella, che con 16 ettari rappresenta il polmone verde più grande della città, ha portato poi a vincere un bando Cariverona, mediante poi la partecipazione attiva del comune si è ottenuta una convenzione con il comune stesso per al realizzazione di una parte dei “sogni” espressi da studenti e cittadini.

Giovanni Spinozzi, Direttore della Commissione diocesana PSL, ha informato i giovani del Padovano-Corinaldesi che mediante il percorso We Care saranno chiamati ad interagire sui seguenti temi:

LAVORO LIBERO, CREATIVO E PARTECIPATIVO
Politiche del lavoro e contrasto al lavoro illegale

Prof. CANAVESI
DISUGUAGLIANZE E DIPENDENZE
Resp. Della coop L’Imprevisto

SVILUPPO SOSTENIBILE
Fiumi e Democrazia partecipativa

Arch. Massimo Bastiani
Coordinatore Tavolo Contratti di Fiume

Anche quest’anno, il percorso si strutturerà con delle CALL to ACTION, chiamate alle azioni che avranno luogo per ciascun tema e tramite le quali gli studenti entreranno in contatto con persone, organizzazioni, comitati, aziende, cooperative, istituzioni che arricchiscono la vita sociale e culturale dei nostri territori.

La docente Elena Granata ha gestito l’incontro in modo assai empatico, coinvolgendo gli studenti e le studentesse con la presentazione visiva di casi concreti di partecipazione dal basso, da Viganella a Volterra, a Milano ad Amsterdam, sino a Copenaghen.  Ha esordito dicendo che Il placemaker è un tecnico che riplasma i luoghi, ma non ci può essere tecnica senza il sogno. “Immagina se” sono le due parole che ha lasciato in consegna ai ragazzi. Immagina se potessimo portare la luce a Viganella. Ad impatto zero. Lì il sindaco ed un architetto hanno realizzato uno specchio speciale che ha portato luce in un comune coperto da una grande montagna. A Volterra un placemaker ha avvicinato carcere e teatro e le persone in carcere si sentono come se fossero libere, recitando a teatro.

Ha sottolineato ai ragazzi che si può sempre trasformare un problema in una soluzione

Uno scenario, anche lavorativo, è quello di trasformare il cambiamento climatico in grande progetto innovativo, che dia lavoro e ci permetta di adattarci. Si possono fare cose belle anche con il cambiamento climatico, come le piazze inondabili a Rotterdam ed Amsterdam.

Il nostro mondo sociale può avere tanto da imparare dalla laicità espressa dall’ arch. Bjarke Ingels (il cosiddetto gruppo BIG, Bjarke Ingels Group) di Copenaghen, che inventa una pista da sci d’erba sopra un grande termovalorizzatore.

Riprendendo uno spunto della relatrice, Giovanni Spinozzi proposto un “immagina se…”: progettare un piano di mappatura della vulnerabilità idrologica correlata al tema del fiume Misa. La docente Elena ha, quindi, ripreso questa idea di puntare su dei volontari, definiti angeli custodi per il fiume e per la popolazione che vi abita appresso, e ha invitato gli studenti dell’indirizzo informatico a progettare una app dedicata a questo. Ci ha salutati invitando a ragionare insieme su come dare sapore alle cose belle che facciamo.

Il prossimo appuntamento sarà il 13 dicembre ore 10 sul tema del lavoro libero creativo partecipativo, con il docente di Diritto del lavoro presso l’Università di Macerata, Gian Luigi Canavesi  rappresentanti della CISL territoriale e del progetto Policoro,

Il percorso si concluderà in aprile con una cerimonia di chiusura, in cui si farà una sintesi dei passi percorsi.

Per riascoltare tutta la mattinata ed in particolare l’intervento della docente Granata, vi rimandiamo al canale youtube di Voce Misena