“A Senigallia boschi urbani poco conosciuti e parchi ancora in gran parte solo sulla carta”
Il GSA rende disponibile e scaricabile un documento elaborato dall'associazione che parla delle aree verdi di Cesanella e Saline
Gli effetti della crisi climatica si fanno sentire ogni giorno di più ed in maniera generalizzata. Ma è soprattutto nelle città che gli effetti negativi di questi fenomeni sono più evidenti ed influiscono negativamente sulla vita quotidiana di tutti noi.
Per questo si cerca di porvi rimedio con progetti di riforestazione urbana quali parchi, boschi urbani, aree dedicate alla biodiversità.
Nella nostra città sono concetti e preoccupazioni che stentano a decollare. Ma anche Senigallia ha i suoi boschi urbani, che pochi conoscono, e parchi ancora in gran parte solo sulla carta. E soprattutto non c’è chiarezza sulla tipologia e sulla funzione di queste infrastrutture verdi, se non, spesso, vera e propria confusione.
Per questo il Gruppo Società e Ambiente ha elaborato un sostanzioso documento sull’argomento, che intendiamo mettere a disposizione di tutti gli interessati.
Il lavoro è diviso in due parti, nella prima si trattano i boschi urbani, all’inizio in generale: loro storia, caratteristiche tecniche di impianto e gestionali, funzioni e benefici. Di seguito si approfondiscono le stesse tematiche relativamente ai due boschi urbani della città: quello della Cesanella e quello delle Saline.
Nella seconda parte delineiamo la storia del “Parco della Cesanella”, di cui si parla da oltre trenta anni, ma che è ancora del tutto sulla carta.
Tutta la documentazione è disponibile nel nostro sito (www.gsasenigallia.it).
Tornando al bosco comunque è noto anche ai bimbi delle elementari che le piante servono anche nelle zone abitate, attenuano i rumori, puliscono l'aria, riparano dal sole, con i costi dell'energia e la situazione generale che vede un clima anomalo quello di tagliare gli alberi in città è veramente un comportamento retrogrado e ignorante. Non parliamo poi dei controsensi, io cittadino privato non posso tagliare legna di un albero caduto dentro al letto del fiume poi arriva la regione è stermina piante e animali?
Rispondo poi al Sig. Glauco G che evidente conosce poso la situazione.
La normativa Europea mira ad espandere la rete delle aree protette fino al 30% del suo territorio e a dedicare una protezione di tipo integrale al 10% questo perchè siamo parte di ecosistema che è arrivato alla frutta, molta gente vive di lavoro, palestra e aperitivo, pensa che i pesci o la fettina che gli prepara mammina nasce e cresce sul bancone del supermercato o su quello della pescheria. Non avete capito che la distruzione dell'ambiente e biodiversità è una condanna a morte.
è la stessa cosa di far vivere i cani in appartamento.
quindi si ai parchi e no alle piante in città
gg
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