Il “guazzabuglio” d’Arte di Francesco Maria Agolino alla galleria Expo-Ex di Senigallia
Vernissage sabato 7 ottobre per la personale del pittore campano: "Una sintesi di oltre 60 anni di esperienze"
Aprirà alla galleria Expo-Ex di Senigallia sabato 7 ottobre 2023, rimanendo visitabile fino alla successiva domenica 15, la mostra di pittura personale di Francesco Maria Agolino, artista napoletano di lunga esperienza e dal ricco bagaglio culturale, che oggi vive e lavora a Senigallia e che ci presenta l’esposizione di prossimo allestimento.
“La Mostra che presento all’Expo-Ex il 7 ottobre del 2023 – racconta Agolino – sarà una sintesi di oltre 60 anni di esperienze. Sono stato un vagabondo, come si evince dalla breve biografia. Vagabondo da Napoli a Roma, da Venezia a Firenze e cosi via.
Le esperienze fatte da giovane frequentando le botteghe d’arte di Napoli negli anni sessanta e la “Taverna degli artisti” a Roma, hanno contribuito alla mia formazione artistica ma la mia voglia di sperimentare nuove tecniche e la ricerca di un mio proprio modo di esprimermi sulla tela ha prevalso sempre. Cosi il mio lavoro è stato un susseguirsi di esperienze prima con i Macchiaioli Napoletani , poi lavori per architetti e privati, copie di autori rinascimentali e espressioni di paesaggi informali.
Così questa mostra possiamo definirla un vero “guazzabuglio” d’Arte. Nel ringraziare tutti coloro che si sono interessati al mio lavoro negli anni, amici, parenti e sostenitori critici osservatori pro e contro, nonché futuri acquisitori, tengo ad esprimere un mio pensiero forse non condivisibile. Molte delle mie opere risultano ad una prima osservazione incomplete, ma il mio intento è quello di suggerire di esprimere un’emozione o uno stato d’animo sia in maniera figurativa che astratta o informale. Non trovo necessario definirla in maniera formale al momento in cui l’opera soddisfa le mie aspettative. Ciò detto spero di non deludere e appagare la curiosità di quanti le vedranno mettendo allo scoperto forse l’anima dell’autore.”
Mario Agolino, in arte Francesco Maria, nasce a Napoli l’8 marzo 1946 e vive in una traversa di Spaccanapoli nei quartieri spagnoli. Il Padre è un impiegato del Ministero degli Interni, siciliano e vedovo con due figli e la sua educazione è piuttosto severa, anche se a proteggerlo ci sono la nonna e la zia. C’è tra gli amici di famiglia un pittore, un macchiaiolo degli anni 50 piuttosto conosciuto, che abita sullo stesso pianerottolo: Mario incomincia ad interessarsi alla pittura e spesso rimane affascinato a guardare le opere che il Maestro realizza.
A dodici anni riceve in regalo colori e pennelli e si mette a dare pennellate ovunque, su cartoni, tavolette di legno o qualche tela acquistata racimolando spiccioli tra amici e parenti; nello stesso tempo comincia a frequentare le botteghe che al tempo popolavano i vicoli di Spaccanapoli. A sedici anni l’incontro con un docente dell’istituto d’Arte con il quale entra a far parte di un gruppo di allievi che lavorano alla realizzazione di dipinti per il mercato Americano; successivamente va in giro per le città d’Arte, Firenze, Venezia e Roma, dove si ferma dal 66 al 70, frequentando la famosa “Taverna degli artisti” a via Margutta, e là conosce Attardi, Tardìa, Romano Mussolini, Novella Parigini Turcato e molti altri artisti.
Nel 74 si trasferisce in Puglia a Manfredonia ai piedi del Gargano. Si sposa e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Foggia frequentando i corsi di pittura ed assieme ad un compagno di studi apre la prima galleria d’Arte. Nel 76 partecipa come autore e gallerista al “EXPO ARTE” di Bari, partecipa poi a mostre e concorsi fino al 78, quando pensa “così e se vi pare” e che tutto è relativo, da allora si dedica solamente al suo lavoro, alla bottega ed ai giovani che la frequentano cercando in lui un attento consigliere.
Sempre curioso e in sfida con se stesso, sperimenta sul colore e sulle tecniche cercando una sintesi espressiva che lo coinvolga e lo soddisfi. Negli anni ha prodotto numerose opere, spaziando dal figurativo all’astratto, all’informale sempre alla ricerca di una propria identità.
Nel 94 si trasferisce a Venezia, poi a Ischia dove apre una Bottega nel borgo di “Celsa” a Ponte, nel 2013 infine si trasferisce a Senigallia dove vive e lavora ancora oggi.
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