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A Senigallia venerdì 25 agosto 2023 il “Presidio contro la guerra” numero 53

Presente la mediatrice Anahita H. Dowlatabadi per parlare di "Nascere con un dittatura"

Anahita H. Dowlatabadi

Venerdì 25 agosto dalle ore 19 alle 20 in piazza Saffi a Senigallia il 53° presidio contro la guerra, promosso dalla Rete per la pace subito.

In programma l’incontro con Anahita H. Dowlatabadi (mediatrice culturale e linguistica presso la Casa delle Culture, Jesi) sul tema “Nascere con una dittatura”.

Gli osservatori internazionali esprimono diverse valutazioni sull’attuale fase della guerra:

– alcuni sostengono che la guerra sia in una situazione di stallo; le forze schierate dai contendenti si equivalgono sul campo di battaglia e i reciproci tentativi di sfondamento provocano migliaia di vittime in assenza di conquiste territoriali di qualche consistenza;

– altri valutano che la controffensiva della primavera scorsa abbia avuto un esito negativo e le reciproche posizioni, già tenute da mesi, siano destinate a restare tali nell’autunno e nell’inverno prossimi. Si riprenderà con più intensità nella primavera 2024, con nuove strategie per annientare il nemico.

Nel primo e nel secondo caso, si può dire con certezza che l’invasione russa dell’Ucraina è stata un fallimento, capace solo di provocare una orrenda strage e che la strategia dei paesi occidentali e del governo ucraino per respingere gli invasori e infliggere una storica sconfitta alla Russia si è rivelata vana. Il ricorso alle armi e solo alle armi ha incancrenito la contesa, ha prodotto e continua a produrre solo massacri di militari, di civili, di persone inermi e di bambini. Dopo oltre un anno e mezzo di riarmo, sangue e disastri, l’ONU, la UE, gli stati più potenti o più autorevoli, dovrebbero lavorare per un immediato cessate il fuoco e per l’avvio di negoziati. Del resto, la prossima discesa in campo degli F16, conferma la stessa cieca escalation senza via d’uscita.

“Dobbiamo credere che ci sia un modo per arrivare a una pace giusta e sicura non con le armi ma con il dialogo. Questo non è mai una sconfitta e richiede garanzie e responsabilità da parte di tutti” (da una intervista al Cardinale Zuppi): una presa di posizione che è l’esatto contrario del nazionalismo che scatena e alimenta le guerre, un punto di vista che coincide con il dettato della Costituzione.

Di fronte al tragico fallimento delle armi, a questi contenuti dovrebbero ormai volgersi quelle forze politiche e sociali che, pur essendo aperte ai temi della pace e della solidarietà, hanno vanamente sostenuto l’efficacia della guerra.

La cittadinanza è invitata

Rete per la pace subito – Senigallia

Commenti
Solo un commento
estar 2023-08-24 19:52:32
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