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Commemorazione a Senigallia a un anno dalla scomparsa di Margherita Benedetti Severini

La cerimonia si svolgerà martedì 8 agosto alle 19.00 presso la Chiesa di S. Maria della Neve

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Margherita Benedetti Severini

Martedì 8 agosto 2023, presso la Chiesa di S. Maria della Neve, alle ore 19.00, verrà ricordata, durante la messa feriale, Margherita Benedetti Severini, nel primo anniversario della sua scomparsa.

Apprezzata docente di italiano e storia in importanti istituti cittadini, la professoressa Margherita ha insegnato a diverse generazioni di ragazze e ragazzi la bellezza della cultura, la passione per la lettura e l’importanza della dimensione critica.

Moglie – di Mario Luigi Severini, primo Difensore civico di Senigallia –, madre, zia e nonna affettuosa, ha orientato la vita familiare e civile ai valori dell’onestà, dell’ascolto e della condivisione, testimoniando con il suo elegante sorriso l’amore per la vita.

Appartenente a un’antica e nobile famiglia senigalliese, si è messa a disposizione della comunità, tenendo corsi e conferenze sulla letteratura italiana contemporanea, una passione nata in gioventù e sviluppata sui banchi accademici dell’Università di Urbino dove si laureò, discutendo una tesi sull’Epistolario di Ugo Foscolo, con relatore il noto filologo e critico letterario Claudio Varese. Costui la invitò a proseguire l’attività di ricerca, ma Margherita scelse la famiglia e la professione di docente, intrapresa come supplente, ancor prima di laurearsi, presso una Scuola del circondario, chiamata dal preside Torelli: sulla corriera che la portava al suo primo incarico, Margherita conobbe Marisa Tini Tarini che sarebbe divenuta sua grandissima amica.

Dopo il pensionamento, la professoressa ha tenuto lezioni presso enti e università popolari della città e del contesto provinciale: tra queste, va ricordata quella svolta presso l’Aula Magna del Liceo “Perticari” di cui era stata alunna (diplomandosi nell’a.s. 1955-56), avente per oggetto la letteratura nazionale ed europea dell’età del Realismo; a farsi contagiare dalla sua passione letteraria erano stati i componenti di un’associazione studentesca.

 

Dai familiari

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