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“Con l’allerta meteo arancione nessuna risposta da parte dell’amministrazione comunale”

Il consigliere Gennaro Campanile: "Per fare l’assessore occorrerebbe amare la propria città ed i suoi abitanti"

Macelleria da Vinz - Carne di alta qualità a Senigallia (AN)
Gennaro Campanile

Grandine, vento forte, mareggiate, piogge intense, fiumi stracolmi e fossi intasati: è questo quello che c’è da temere quando scatta l’allerta arancione a Senigallia ma ora occorre aggiungere un ulteriore pericolo rappresentato dal fuggire la responsabilità politica.

Pochi mesi fa il fosso di Sant’Angelo ha superato gli argini all’altezza della SS16. Il motivo è da ricercare nel mancato sollevamento delle grate protettive all’inizio del tratto tombinato, avvenuto poi quando ormai la frittata era fatta ed in modo anche comico. Acqua che ha allagato scantinati e piani terra, fango, danni, fatica e pericolo per tanti concittadini.

Forte dell’esperienza c’è chi ha pensato di rivolgersi direttamente all’Assessore Campagnolo per ricordare il sollevamento delle grate ricevendo una risposta incredibile: sono i tecnici a doverci pensare e non i politici.
Quando Monachesi (l’Assessore che c’era prima di Campagnolo) girava come una trottola in casi simili e controllava di persona se le grate del fosso di Sant’Angelo fossero alzate, nei confronti dei propri concittadini aveva sicuramente un atteggiamento diverso da quello burocrate e distaccato di chi governa ora (tanto che quel fosso non è mai stato un pericolo ed è tombinato da parecchi anni), preoccupato più di scaricare qualsiasi colpa su altri che di risolvere i problemi.

A chi si dovrebbero rivolgere i cittadini del rione Campo Boario che a maggio 2022 sono stati alluvionati sino alla Pace perché non furono installate le paratoie su Ponte Garibaldi (come si sincerava di persona l’Assessore Monachesi)? Secondo la logica “Campagnolo” la colpa potrebbe essere di chi ha costruito il ponte e non di chi non ha messo le paratoie (ma anche di chi era preposto al controllo).

Assessore Campagnolo, il fatto che il tratto urbano del fosso del Molinello (la parte sulla Ss16 ad dx e a sx spetta al comune) oggi sia pieno di canne è frutto dell’incapacità nel gestire l’assessorato o è una colpa dell’omino che fisicamente taglia le canne?

Per fare l’Assessore occorrerebbe amare la propria città ed i suoi abitanti. Se la prima cosa che viene in mentre in presenza di pericolo è consultare i tomi giuridici e non pensare alle persone c’è qualcosa che non va. Beh, c’è parecchio che non va.

Commenti
Solo un commento
estar 2023-08-04 20:31:55
Già quando c'erano loro non si fuggiva mica dalle responsabilità, con loro era tutto perfetto manco l'alluvione che ricordiamo è stata colpa del fiume o la prescrizione che ricordiamo è stata colpa del giudice, insomma loro non si sono sottratti alle responsabilità e al giudizio ma che ci vuoi fare se l'Italia funziona cosi non è mica colpa loro.
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