“Attacco alla cultura a Senigallia, capitolo I”
"Per l'amministrazione la Antonelliana è un problema e non una risorsa"
Attacco alla cultura, capitolo I.
Le vicende circa la Biblioteca Antonelliana di Senigallia sono evidentemente uno dei tanti talloni di Achille di questa Amministrazione. È sotto gli occhi di tutti come la Biblioteca venga vista dalla Giunta Olivetti come un problema da risolvere e non come una risorsa da valorizzare.
Oltre un anno fa centinaia di cittadini manifestavano, tramite una petizione, la necessità di rendere la sala lettura più efficiente sia attraverso l’ampliamento degli orari di apertura sia attraverso l’installazione di un maggior numero di prese per permettere agli utenti di poter utilizzare i propri devices. Prima della raccolta firme, infatti, contava 31 ore e mezza di apertura (le mattine dal lunedì al venerdì e i pomeriggi dal martedì al giovedì).
Con mesi di ritardo, l’Amministrazione ha provato, poi, a venire incontro alle richieste dei frequentatori, con l’apertura del lunedì e venerdì pomeriggio arrivando ad un totale di 37 ore e mezza settimanali. Riportiamo solo due esempi per avere un metro di giudizio: a Fano la biblioteca è aperta 50h/sett., a San Benedetto del Tronto 49h/sett.
Ieri, ad un comunicato di Giovanni Margiotta, promotore della petizione, che ripercorreva le criticità della biblioteca, l’Amministrazione comunale ha pensato bene di rispondere annunciando che, per consentire il rinnovo degli impianti di climatizzazione, da venerdì 7 luglio la Biblioteca verrà chiusa, noncuranti dei disagi che tale decisione comporta agli studenti impegnati in questo periodo nella sessione estiva.
La città si ritrova così priva di uno spazio fondamentale non solo per lo studio, ma anche per il turismo. È bene sottolineare, infatti, come la biblioteca abbia un grosso potenziale per ospitare eventi culturali da inserire nel calendario estivo degli eventi.
A rendere ancor più grave la scelta di chiudere per un periodo così esteso la biblioteca, è il fatto che tale criticità si era già palesata l’ottobre scorso, per cui l’assessore alla Cultura e i suoi colleghi potevano e dovevano organizzarsi meglio. Così facendo, invece, si sono resi responsabili di un vulnus irreparabile per la città di Senigallia, per i suoi cittadini e per tutti coloro che dal 7 luglio fino a data da destinarsi saranno privati di tale spazio.
Come Partito Democratico da un anno a questa parte, tramite il nostro capogruppo in Consiglio Comunale Dario Romano, abbiamo depositato interrogazioni, proposto un emendamento al bilancio 2022-2024, bocciato dalla Maggioranza, che prevedeva lo stanziamento di 13.500€ per soddisfare le richieste sottoscritte da oltre 500 persone.
Ancora oggi invece, a giugno 2023, l’Amministrazione continua a creare disagi, evidenziando anche in questo caso un’evidente mancanza di programmazione. Sosterremo le istanze di tutti coloro che vogliono una Biblioteca Antonelliana che possa essere il cuore pulsante della città: investire nella cultura è investire nel futuro.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!