Bellissima giornata quella di lunedì 29 maggio per le due iniziative culturali promosse dall’APS Le Rondini e dall’associazione LinC-Luoghi In comune Onlus, con il patrocinio del Comune di Senigallia.

L’ospite, Takoua Ben Mohamed, fumettista e graphic journalist italo-tunisina, ha incontrato al cinema teatro Gabbiano nella mattinata più di 160 giovani, studenti e studentesse provenienti dall’istituto alberghiero “Panzini”, dal liceo linguistico “Medi” e dall’IIS “Corinaldesi Padovano”.

I ragazzi, molto contenti dell’incontro, hanno manifestato interesse con le loro domande rivolte all’autrice e alcune classi insieme agli insegnanti prenderanno spunto dai diversi libri a fumetti, per svolgere un lavoro durante l’estate come attività didattica, un modo per avere una risonanza sugli importanti contenuti proposti.

Takoua Ben Mohamed ha esposto chiaramente la sua esperienza di vita, il suo viaggio in Italia con la famiglia, all’età di 8 anni, per rivedere il padre esule politico, scappato dalla dittatura del regime tunisino di Ben Alì; il suo difficoltoso percorso scolastico a causa dei pregiudizi subiti, talvolta guardata con sospetto solo per un candido velo che ricopre la testa.

Il tema dell’incontro è stato: “liberi di essere, liberi di diventare”, un monito per gli studenti di non rinunciare ai propri sogni e aspirazioni, come vissuto dall’autrice, sostenuta nelle sue scelte dai suoi genitori. La passione di Takoua fin dalla tenera età è stata il disegno, la sua modalità espressiva che è diventata la sua professione. Si è specializzata poi in Cinema d’animazione alla Nemo Academy of Digital Arts a Firenze, mentre il lavoro di graphic journalism, l’ha portata a indagare temi sociali, vista la sua pluriennale esperienza nel mondo del volontariato fin da adolescente, e il suo attivismo per i diritti umani, oltre ad affrontare temi legati al razzismo di cui gli stranieri sono ancora vittime. Proprio dal razzismo, nasce la sua ultima graphic novel, dal titolo provocatorio “Il mio migliore amico è fascista” quando si ritrova a dividere il banco con un compagno dichiaratamente nazifascista. Una rappresentazione dei pregiudizi, del bullismo, ma anche della difficoltà, presente nelle scuole italiane, di includere e rispettare la diversità, per questo motivo Takoua rilancia agli studenti l’esortazione all’ascolto, al dialogo, alla conoscenza per tagliare via quei fili spinati che ci dividono, per aprirsi a quello che non si conosce, per trasformare domande banali in curiosità verso la vita dell’altro.

Nel pomeriggio, molto buona la partecipazione all’incontro, che si è svolto per la cittadinanza, in collaborazione con il centro sociale Arvultùra. I temi trattati sono stati altri, molto toccanti e formativi, in quanto l’autrice che ha già girato il mondo, ha raccontato dei suoi recenti viaggi nel sud est asiatico e in Mozambico, luoghi di sfruttamento, colonialismo e razzismo. Sono emersi aspetti, vicende, ignorati anche da coloro che solitamente operano nel mondo dell’immigrazione, come il diritto alla cittadinanza di ragazzi cresciuti in Italia, che si sentono orgogliosamente parte di essa, come Takoua, che si definisce “tunisina de Roma” che ha aspettato un tempo interminabile e inaccettabile di 23 anni per diventare cittadina italiana.

Ringraziamo tutti coloro che hanno arricchito questa giornata per la festa dei nostri 20 anni di attività: gli istituti scolastici, il cinema Gabbiano, il centro sociale Arvultura.

Un grande grazie a Takoua Ben Mohamed, per la sua professionalità e per sua umanità sorridente, impegnata a rendere il mondo un po’ migliore.
Invitiamo tutti a leggere le sue opere.