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Per la pace subito: 38esimo presidio a Senigallia in piazza Saffi sabato 1° aprile

"Immediato cessate il fuoco in Ucraina. Stop a invio armi. Azione diplomatica del governo italiano. Accogliere e assistere profughi"

Onoranze Funebri F.lli Costantini

In Russia, durante questi mesi di guerra e di militarizzazione delle scuole, con l’introduzione dell’attività di propaganda a sostegno del conflitto, con parate militari a forma di Z, con canzoni e poesie che inneggiano agli eroi, in Russia ci sono state e continuano a esserci anche voci di dissenso.

Molti ricorderanno come, all’inizio dell’invasione dell’Ucraina, siano circolati video di madri che strappano le Z dai vetri di asili e scuole. C’è la petizione lanciata su Change.org dall’associazione Mjahkaja sila dei “Genitori contrari alla militarizzazione negli asili, nelle scuole e nelle università!”. E poi ci sono i diversi account social che condividono suggerimenti sulle strategie per sottrarre i propri figli alla militarizzazione scolastica.

Le sospensioni ed espulsioni dalle Università e scuole degli studenti che hanno manifestato o si sono espressi contro la guerra si sono susseguite e ancora non si interrompono. Quindi anche nelle scuole non vince sempre e solo propaganda se ci sono genitori che hanno il coraggio di chiedere ai direttori di “non militarizzare” l’educazione dei bambini e dei ragazzi. Saper dare voce a questa realtà fatta di russi e di russe che si assumono la colpa per gli orrori perpetrati in nome della grande Patria, è riconoscere loro il valore e la dignità dei propri gesti. Ed è un motivo di speranza.

Purtroppo è segno dei tempi la maggiore diffusione della propaganda militarista nei paesi occidentali e non solo, e pure in Italia, dove si stringono relazioni tra forze armate e scuole per l’alternanza scuola-lavoro e l’orientamento post diploma. Senza dimenticare le immagini della Presidente del Consiglio salita due giorni fa su un cacciabombardiere F35, mentre tanti bambini delle elementari sventolano bandierine nazionali gridando il suo nome… ma né la Costituzione né la scuola hanno tra le proprie finalità l’esaltazione delle armi e della guerra, semmai il loro ripudio.

Mentre sul campo i tredici mesi di guerra sembrano avere livellato i due eserciti. Nessuno prevale più sull’altro. Quindi follemente si ammassano altre armi, sempre più tecnologicamente avanzate e distruttive, per rilanciare offensive e controffensive non appena il clima lo permetterà.

A furia di rimpinzarlo di armi, stiamo solo prolungando la distruzione di un Paese stremato da un conflitto il cui esito non prevede la vittoria dell’uno o dell’altro. Macerie e morti: ecco quello che continueremo a raccogliere.

Per la pace subito
Parole e musica contro la guerra con Gabriele Carbonari, musicista

1. PER L’IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA
2. CONTRO L’INVIO DI ARMI E CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI
3. PER UN’AZIONE DIPLOMATICA CONCRETA DEL GOVERNO ITALIANO AL FINE DI PROMUOVERE NEGOZIATI DI PACE
4. PER L’ACCOGLIENZA E L’ASSISTENZA A TUTTI I PROFUGHI

La cittadinanza è invitata

da Rete per la Pace Subito – Senigallia

Commenti
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octagon 2023-04-01 10:22:36
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