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Andrea Siena racconta il mondo giovanile della Vigor Senigallia

L'ex giocatore della prima squadra (dal 2011 al 2021), 28 anni, ora è il responsabile delle attività agonistiche

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Andrea Siena

La macchina della F.C. Vigor Senigallia – Scuola Calcio Vigorina procede spedita la sua corsa all’interno di una stagione lunga, dispendiosa e ricca di soddisfazioni.

La prima squadra vola, spinta proprio da gran parte dei ragazzi cresciuti o passati nel settore giovanile. Oggi ci vogliamo soffermare sul lavoro della Scuola Calcio Vigorina, focalizzandoci sul ramo agonistico. Siamo con il responsabile delle attività agonistiche, Andrea Siena, nonché ex giocatore della prima squadra.

17 su 25 giocatori della prima squadra sono passati o cresciuti nel settore giovanile: qual è il segreto?

“Continuo a pensare che un segreto non ci sia. Si lavora e si semina bene, quindi poi si raccoglie. Tutti i ragazzi si trovano bene sin da piccoli, vivono un ambiente sano, sereno e tranquillo. Le strutture sono adeguate. Tornare qua è sempre bello, perché c’è un grande senso di appartenenza. La prima squadra inoltre è tornata a stare dove deve stare, pertanto l’entusiasmo è contagioso per tutti”.

Come state lavorando nel ramo agonistico e che prospettive ci sono?

“Sono fortunato perché questo ruolo lo ricopro cooperando al fianco di Alberto Giraldi. E’ innanzitutto un mio grande amico e un grande professionista, conosce tantissime dinamiche. Lavoriamo a stretto contatto con Loris Servadio, che negli ultimi anni ha portato avanti il lavoro. Ci impegniamo per portare questa società un passo avanti rispetto alle altre. Per quanto riguarda i giocatori, ci sono parecchi ragazzi seguiti da società professionistiche, specialmente nelle categorie Esordienti e Giovanissimi. Possono ambire a palcoscenici più importanti, è capitato spesso negli ultimi anni che alcuni giocatori abbiano compiuto il grande salto. Noi siamo contenti, ma allo stesso tempo in difficoltà di conseguenza con gli organici e coi risultati sportivi. Ma ben venga tutto ciò. Un esempio eclatante è Luca Belardinelli, che sta facendo bene in Serie B. E’ stato con noi fino all’età adolescenziale”.

Come cerchi di operare e crescere professionalmente?

“Con Alberto orientiamo la nostra visione sul campo, personalmente sto cercando di fare esperienze proprio su questo ambito. Sono laureato in Scienze Motorie. Il parco allenatori è rinnovato e giovane, hanno tantissime idee. Il dialogo con i nostri tecnici comporta una crescita. Anche la collaborazione con Servadio è preziosa”.

Quali risultati sportivi speri di ottenere in questo rush finale?

“Spero innanzitutto che si mantenga la filosofia della società: raggiungere il massimo degli obiettivi seguendo un mantra, quello che il risultato arriva grazie a una performance che ha dei canoni ben specifici. Entro nel dettaglio, intendo il gioco intenso, la costruzione, il possesso. Tutto questo per mantenere un filo conduttore con la prima squadra. L’auspicio è quello di ottenere più spazi per giocare, perché siamo arrivati quasi al limite, avendo toccato quota 500 tesserati circa. Per il bene della società, di Senigallia, si deve lavorare insieme per conquistare più spazi per praticare sport”.

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