SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

“Non occorre eliminare gli alberi per avere strade lisce”

Alla conferenza di Daniele Zanzi in molti interessati a cura degli alberi. "Occasione persa per Amministrazione e tecnici comunali"

1.485 Letture
commenti
Hotel Corallo Senigallia - La tua vacanza al mare sulla Spiaggia di Velluto, per stare bene insieme
Illustrazione di Leonardo Cemak

Occasione mancata per l’Amministrazione ed i tecnici del Comune di Senigallia, infatti,  nonostante l’invito da parte dell’associazione GSA, le loro sedie sono rimaste vuote durante il convegno del dr. Daniele Zanzi, agronomo ed esperto di alberi di fama mondiale, tenutosi sabato 25 febbraio in un auditorium gremito di gente interessata alla cura degli alberi

Il dr. Zanzi ha spiegato con un linguaggio semplice e concreto tantissimi aspetti riguardanti la vita, la cura degli alberi e la loro convivenza con i cittadini. Anche chi non sapeva niente del verde ha imparato molte cose dalle sue spiegazioni e dagli esempi di soluzioni adottate in altre città.

L’albero è vita, dobbiamo prendere atto che senza di esso le città saranno morte. Tra il pubblico  di San Rocco c’erano anche cittadini di città limitrofe, accomunati dalla stessa preoccupazione per il clima torrido e per la mancanza di ombra che si prospettano in un futuro senza alberi.

Il dr. Zanzi ha inoltre spiegato che tutti gli alberi hanno radici piuttosto superficiali, perché cercano ossigeno  e che non occorre eliminarli per avere strade lisce. Ci sono vari metodi ma il meno costoso è togliere asfalto, mettere semplicemente uno strato di sabbia e poi ricoprire con asfalto o marciapiede o qualunque materiale. Questo metodo è stato utilizzato in altre città. Allora ci chiediamo: ma perché le nostre strade sono tutte  dissestate se basta così poco? Facciamolo subito, piuttosto che abbattere alberi che valgono tantissimo per i cittadini!

L’agronomo ha anche spiegato che non si deve tagliare un albero perché ha un difetto, tutti gli alberi adulti ne  hanno uno, proprio come gli esseri umani. Tra i presenti c’erano anche lavoratori nel settore privato del verde che hanno apprezzato moltissimo i consigli dati da un esperto che conosce gli alberi forse come nessun altro.

Ringraziamo il dr. Zanzi per le sue illuminanti parole e le soluzioni proposte. Cerchiamo di farne tesoro.

da Silvia Gervasi

Commenti
Ci sono 4 commenti
Glauco G. 2023-02-27 11:34:41
Leggendo questo articolo ho capito (credo) il motivco perchè erano presenti i cittadini ma nessun sindaco..(nemmeno quelli limitrofi)...ovviamente io NON sono esperto e parlo per mie idee e pensieri....1^ Credo che l'esperto concorderà che esistono specie di alberi che hanno radici che vanno più in profondità e altre che camminano più superficialmente...e che questa specie è tra le meno indicate per questa caratteristica...oppure sbaglio?....in fatto di radici sono tutti uguali? davvero? vogliamo credere a questo? si distinguono (proprio come gli umani) solo pe i difetti? ..2^ se parti da zero ok...metti sabbia e non risolvi tutto ma molto..per lo meno sto a quanto dice l'esperto ovviamente...ma..il mio dubbio è che......la sabbia certamente renderà la zona più soggetta ad avvallamenti (in futuro)..quindi non avrai più un dosso ma una sorta di buca...oppure mi volete far credere che le strade possono essere progettate con un bel strato di sabbia? magari in autostrada...scaviamo e troviamo la sabbia...inerte perfetto per dare il giusto "supporto" alla strada....ma io non sono esperto e scrivo a caso e senza logica..quindi magari il mio pensiero è errato......quindi mi scuso e vado avanti.....se la radice cammina..cresce..da qualche parte la terra/sabbia dovrà muoversi no? e una radice che cammina livello stada potrterà via terra e poi sabbia no? oppure ..acnhe in questo caso..scrivo a sporposito? ....3^ se sei in una situazione dove la radice è già espsota di 20-30 cm ...la tagli? ci butti la sabbia sperando che sprofondi? oppure tagli tutti le radici per metterci poi la sabbia? ...tentar non nuoce...ma..in questo caso..vsto che da profano non ci credo..posso chiedere che... eventuali danni all'albero alle persone alle cose le paga l'esperto..ci sta l'esperto? .....4^ copio incollo uno dei tanti articoli letti in materia ..un articolo più affine a mio modo di pensare rispetto l'esperto di fama mondiale..chissà chi avrà ragione..." Gli alberi sono elementi fondamentali per le nostre città, ma non sono tutti uguali tra loro, e alcuni sono più indicati per i nostri viali e i nostri parchi, e questo per vari motivi. In primis, certi alberi assorbono più anidride carbonica e altre sostanze inquinanti; e poi ci sono piante più facili da mantenere rispetto ad altre, o che si adattano meglio a certi ambienti e a certi climi. Il progetto Gaia-Forestazione urbana, con cui il comune di Bologna vuole combattere il cambiamento climatico piantando alberi in città, ha individuato assieme al Cnr una lista di alberi con alta capacità di immagazzinare biossido di carbonio. Tra questi, ci sono per esempio l’acero riccio, un albero che cresce velocemente, raggiunge i 25 metri di altezza e può immagazzinare 3.800 chili di CO2 in vent’anni, e il bagolaro, che può assorbire 3.660 chili di anidride carbonica in vent’anni. Per sapere che forma hanno le foglie d'acero, basta che guardi la bandiera del Canada. Anche Coldiretti, nella sua classifica dei migliori alberi mangia-smog, ha messo al primo posto l’acero riccio: lo puoi riconoscere dal tronco dritto e slanciato e dalle grandi foglie, tra i 10 e i 15 centimetri, con una punta spesso ricurva. Altre due specie dalle grandi capacità di mitigazione dell’inquinamento sono la betulla verrucosa e il cerro, che raggiunge anche i 35 metri di altezza. Gli antichissimi ginkgo biloba (li avrai sentiti nominare a scuola, risalgono a 250 milioni di anni fa!), oltre ad assorbire molta CO2 (circa 2.800 chili in vent’anni), hanno un’alta capacità di schermare i gas, le polveri e l’afa.Quando si devono piantare degli alberi in una città, va tenuto conto però anche di altri aspetti. Uno di questi è la cura che richiedono, soprattutto per quanto riguarda la pulizia: se in autunno gli alberi perdono tante foglie, che si depositano sulle strade, sarà spesso necessario che la ditta cittadina intervenga per raccoglierle. Sotto questo aspetto, sono meglio gli alberi sempreverdi, che mantengono per tutto l’anno il fogliame. Alberi sempreverdi diffusi alle nostre latitudini sono il pino marittimo (albero caratteristico a Roma), certi tipi di abete e, quello forse più presente, il cipresso. Appartengono alla famiglia delle conifere.Un’altra variabile da tenere in conto è quella dei pollini e delle allergie, che potrebbero condizionare in negativo la vita dei cittadini: tra gli alberi che abbiamo citato finora, per esempio, la betulla e il cipresso sono specie molto allergeniche. Tra quelli invece che non dovrebbero creare problemi c’è l’acero riccio, ma anche piante da frutto come il ciliegio, il melo o il pero.E attenzione anche alle radici, perché ci sono alberi molto grandi le cui radici possono diventare con il passare degli anni molto invasive (i bagolari, le querce, i pioppi), mentre altri come aceri e frassini dovrebbero avere radici meno invasive. Nel primo caso, può succedere che queste danneggino strade o edifici: hai presente quando stai andando in bicicletta e ti trovi delle piccole montagnole di asfalto a bordo strada? Ecco, quelle spesso sono state create dalle radici. Ci sarebbero altre mille variabili: il clima della città, il terreno su cui vengono piantati gli alberi, la loro capacità di fare ombra, ma per adesso preferiamo non annoiarti con altri dettagli tecnici, per concentrarci su un altro aspetto, quello della bellezza.e sei abbastanza fortunato da aver visto i cipressi in fiore in Giappone (quelli nella foto qui sopra), o le maestose sequoie dei parchi americani, ma anche gli splendidi ulivi pugliesi (perlomeno prima della sciagura Xylella), sai che gli alberi possono diventare a volte delle vere e proprie opere d’arte. Chiariamoci, tutti gli alberi sono bellissimi e fondamentali per la nostra vita sulla terra, ma tralasciando per un secondo la loro funzionalità, ci sono delle specie che contribuiscono in particolare maniera ad abbellire una via, una piazza o un giardino pubblico. Possiamo citare i tigli, dalle foglie ampie e dall’ottimo profumo durante la fioritura, che danno il nome allo storico viale dei Tigli di Berlino. Gli alberi fioriti sono quasi sempre uno spettacolo, va detto: pensa ai ciliegi, alle magnolie e ai loro fiori bianchi e rosa. Oppure, ma qui devi uscire dall’Italia per ammirarla, alla splendida jacaranda blu, che cresce nelle regioni tropicali e subtropicali. Questa, qui sotto, è una foto da Adelaide, in Australia..... Ritornando a me...Ora..detto questo...concludo dicendo..ora abbiamo alberi che hanno GIA' fatto danno...e che non possiamo certamente buttare sabbaia per rimediare al danno...cosa voglaimo fare? tagliare oppure gettare sabbia?..per un profano come me..la soluzione più logica è togliere e rimpiazzare con una specie (oppue piu di una) idonea alla nostra esigenza cittadina (magari chiamando l'esperto di fama mondiale che ci consgiglierà cosa piantare e in che modo)...ma non sono un eseperto di fama mondiale..quindi avrò detto tante stupidate..e mi scuso. ..comunque...come detto..capisco perchè nessuno che "comanda" dsi è presentato..lo capisco bene.
estar 2023-02-27 12:34:32
L'abbattimento degli alberi è servito solo a sviare l'attenzione dei babbei dal vero problema, a Senigallia le strade non vengono rifatte da 50 anni e ancora viene permesso ai mezzi pesanti di circolare in prossimità del centro, questo è il vero problema, le strade sono distrutte anche dove non ci sono alberi!
Con tutto il rispetto per il dr. Zanzi, non serve un esperto per capire che si possono avere città verdi, basta guardarsi intorno, bisogna ammettere che Senigallia ha una mentalità un tantino arretrata, un tantino tanto.
octagon 2023-02-27 12:45:41
cit: ma il meno costoso è togliere asfalto, mettere semplicemente uno strato di sabbia e poi ricoprire con asfalto o marciapiede o qualunque materiale. Il dr. Zanzi deve sapere che nel piano regolatore, sotto l'asfalto, a meno di un metro c'è sabbione, le zone della ciambottara, delle saline e in tante altre della città, erano terreni con sabbione...
Glauco G. 2023-03-01 17:03:31
@estar..quando dici "l' abbattimento degli alberi è servito solo a sviare l'attenzione dei babbei dal vero problema, a Senigallia le strade non vengono rifatte da 50 anni"...confermi tutto...ecco perchè non vanno bene qesti alberi...qui non si parla di strade fatte male e rotte negli anni.qui si parla di alberi che non possono convivere con il nosto contesto cittadino..se siamo una città che fa le strade 1 volta ogni 50 anni..e le cose non cambieranno certamente oggi...vanno messi alberi che non fanno danni oppure che fanno meno danni..questi NO..tutte le vie prive di anni..anche dopo 50 anni..sono percorribili...non bellissime ma percorribili...le uniche vie DISTRUTTE sono le vie con gli alberi...qui ci sono vie che distrugono le auto da quanti danni hanno fatto le radici...vie che non puoi andare anche solo se hai le stampelle oppur eun neonato nel passeggino..un disabile se lo scorda di percorrere ceerte vie....è un dato di fatto..non un pensiero astratto. Non viviamo nel mondo delle favole..bisogna essere concreti e ralisti...oppure..da domani..vuoi personalmente pagare te tutti i danni che fanno gli alberi? paghi te i rripristini che vanno fatti ogni 3-4 anni? Magari!!! sarei il primo a lotare per tenere su le piante.
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura