Senigallia Concerti presenta “Omaggio a Piazzolla”. L’intervista a Federico Mondelci
Direttore e sassofono solista sul palco con I Virtuosi Italiani, Fabio Furia al bandoneon, ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardoso
Il 4 Febbraio 2023 alle ore 21 la rassegna Senigallia Concerti, stagione concertistica promossa dal Comune di Senigallia e dall’Associazione Lemuse, che si realizza con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Marche presenta “Omaggio a Piazzolla” “Tango, un pensiero triste che si balla”.
Orchestra I Virtuosi Italiani, Federico Mondelci direttore e sassofono solista, Fabio Furia bandoneon, con la presenza dei ballerini argentini Margarita Klurfan e Walter Cardoso
Spettacolo in Esclusiva Regionale
La Stagione di Senigallia Concerti ha fidelizzato un pubblico numerosissimo e partecipe agli eventi. E’ ancora viva l’eco del successo dello spettacolo Preludes, musica e danza, che si è tenuto in teatro giovedì 26 gennaio e ora gli organizzatori si accingono a presentare un nuovo spettacolo che unisce la musica di Astor Piazzolla alla danza.
Protagonista d’eccezione è l’Orchestra I Virtuosi Italiani che abbiamo già incontrato al Teatro La Fenice lo scorso anno con Uto Ughi e in novembre con Paolo Fresu e ora con Federico Mondelci nella doppia veste di direttore e sassofono solista. Ci sarà poi la presenza dello strumento principe dal tango, il bandoneon e a suonarlo sarà Fabio Furia, un autentico fuoriclasse, ritenuto tra i massi interpreti della scena musicale attuale.
“Un pensiero triste che si balla” così amava definire il Tango Astor Piazzolla citando Enrique Santos, che in questto progetto trova la sua completezza nella danza: sul palcoscenico di Senigallia si esibiranno Margarita Klurfan e Walter Cardoso, splendidi ballerini argentini.
Federico Mondelci intervistato da Elisabetta Fable, ci presenta il concerto:
Come nasce il suo incontro con la musica di Astor Piazzolla ?
Mi avvicinai alla musica di Astor nel 1992, proprio nell’anno della sua morte, e sentii subito una sorta di nostalgia per un incontro mai avvenuto con questo genio. Da subito ebbi l’esigenza di esprimere la potenza dei tanghi e delle malinconiche milonghe di Piazzolla con il mio strumento, la mia voce, riproponendoli però in chiave nuova ed inedita. La musica di Piazzolla all’epoca era raramente eseguita nelle sale da concerto e intuii le potenzialità anche in questo ambito. Decisi così di orchestrare alcune sue composizioni per sassofono e orchestra. Fu un’esperienza esaltante e ne fui artisticamente e spiritualmente rapito. Sentivo che avrei potuto dare una nuova voce al sassofono, che partengo dal mio sentire si nutrisse dell’anima profonda di questa musica e degli strumenti che tradizionalmente rimandano al tango argentino, ovvero il bandoneon, la voce umana e il violino – altro strumento principe del tango. Dal mio sassofono allora è venuto fuori un suono nuovo e ne fui io stesso, prima ancora del pubblico, ad esserne travolto.
Come descriverebbe questo suono?
Credo che il sassofono, forse meglio di ogni altro strumento, possa esprimere la voce e l’anima di questa musica, che nasce dalla malinconia di gente emigrata a inizio ‘900 nelle terre lontane dell’Argentina, epoca in cui ciò significava intraprendere un viaggio senza ritorno che recidere, ogni legame con le proprie origini e forse con gli antichi e cari affetti. Il tango di Piazzolla, consapevole o no, incarna questo sentimento che nasce dalla nostalgia, dalla malinconia e a volte anche dalla rabbia, tute emozioni che filtrano nella sua musica. Per interpretare i suoi pezzi bisogna essere in contatto con queste emozioni.
Come si è sviluppata poi l’idea di presentare in concerto un programma per sassofono e orchestra con musiche di Piazzolla?
Mi sono messo al lavoro per scrivere una serie di arrangiamenti che sono poi confluiti in un CD per l’etichetta statunitense DELOS. La scrittura degli arrangiamenti ha rappresentato una delle esperienze più creative ed emozionanti della mia vita di musicista, man mano che mi calavo in questo mondo il suono del mio strumento prendeva nuove forme, con inflessioni di intima espressività. Quanto nel 1988, insieme alla Moscow Chamber Orchestra diretta da Constantine Orbelian presentai i miei arrangiamenti in un concerto alla sala Chajkovskij di Mosca il successo fu tale da non lasciare spazio ad altri indugi: di li a pochi mesi, su invito della casa discografica, tornai a Mosca per fare le registrazioni e il disco usci l’anno dopo, era il 1999. In occasione della presentazione il New York Times recensì il disco come “Miglior CD del mese”. Ma ora basta parlare di me vorrei introdurre il concerto di Senigallia !
Ci parli della collaborazione con I Virtuosi Italiani e di come nasce il progetto che presenterete a Senigallia
Con il M° Alberto Martini e I Virtuosi Italiani ho iniziato una collaborazione artistica che dura da anni, all’insegna di gioia e reciproca stima. Lo scorso anno, seppur con le sale chiuse a causa della pandemia, abbiamo deciso di programmare a Verona un concerto a porte chiuse da trasmettere in live streaming, che celebrasse Astor Piazzolla nel centenario della nascita. Per l’occasione abbiamo coinvolto due ballerini argentini grandi maestri del tango, Margarita Klurfan e Walter Cardoso. Il concerto viene ora presentato a Senigallia in questa forma, per la prima volta in pubblico, sarà quindi una prima nazionale, e lo replicheremo il 13 aprile al Teatro Ristori di Verona. C’è un ulteriore novità a Senigallia dovuta alla presenza di Fabio Furia al bandoneon che per l’occasione eseguirà “Acongagua” Concerto originale per bandoneon e orchestra.
E il resto del programma ?
Insieme all’Orchestra, a Fabio Furia al bandoneon, eseguiremo alcuni tra i brani più straordinari di Piazzolla: Adios Nonino, Violentango, Milonga de Angel, Escualo, Oblivion, Libertango, Cierra Tus Ojos Y Escucha, Tristezas de un doble A e infine Acongagua Concerto per bandoneon e orchestra. Molto significativa sarà anche la presenza di Margarita Klurfan e Walter Cardoso, autentici fuoriclasse della danza, che interpreteranno i tanghi e milonghe di Piazzolla.
BIGLIETTI da € 10 a € 15
BIGLIETTERIA TEATRO LA FENICE
Giovedì, venerdì e sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00
Giovedì e sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
Concerti domenicali: apertura biglietteria ore 15.00
INFORMAZIONI
Tel. 071 7930842
Tel. 335 1776042 [dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30]
MARCHEFESTIVAL www.marchefestival.net
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