Pronte due piste da motocross sulla spiaggia per Senigallia Beach Cross – FOTO
Torna per un mese un'iniziativa sportiva che destagionalizza, ma continua a dividere l'opinione pubblica sul tema dell'ambiente
E’ pronto a ritornare sull’arenile di Senigallia il beach cross, la pratica sportiva di motociclismo sulla sabbia, che da alcuni anni il Moto Club Ostra, il Green race MX Omero Racing con la collaborazione del Moto Club Senigallia e con il patrocinio del Comune, portano sulla Spiaggia di Velluto.
La manifestazione Senigallia Beach Cross metterà a disposizione da sabato 14 gennaio a domenica 12 febbraio due piste di motocross sulle quali piloti e appassionati potranno allenarsi in spiaggia, nel tratto di lungomare Mameli che è teatro, durante i mesi estivi, dell’X-Masters.
Un’iniziativa, quella che viene proposta in un periodo “morto” per il turismo senigalliese, che punta alla destagionalizzazione dell’offerta, ma che fin dalla sua nascita divide l’opinione pubblica tra chi elogia i suoi promotori, sia per la meritevole intenzione di rendere più attrattiva Senigallia nei mesi invernali, che per riuscire ad offrire agli appassionati del genere la pratica del beach cross, e chi invece critica aspramente la concessione che viene data di realizzare piste motociclistiche in un ambiente di pregio per la città, come la sua rinomata Spiaggia di Velluto.
Sui social network, in particolare su Facebook, sono partite da giorni le discussioni che coinvolgono molti cittadini, divisi nelle due “fazioni”: da un lato gli apprezzamenti, dall’altro le forti perplessità sia per il fatto che il tratto interessato da manifestazioni lunghe ed “impattanti” da un punto di vista acustico e ambientale come l’X-Masters d’estate, il beach cross d’inverno, e fino a pochi anni fa anche il Big Hawaiian Party del Summer Jamboree, si svolgano tutti nello stesso punto, penalizzando i residenti della zona, sia per il fatto che si rischia, con motociclette, motori, pneumatici, scarichi rombanti, di minare un ecosistema fragile, quello dell’arenile marino, in cui insistono, ad esempio, zone dunali protette e in cui nidifica il fratino, specie volatile da sempre attenzionata dalla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli).
Non mancano, neppure a livello nazionale, molti esempi di diatribe simili a questa: la più eclatante è forse quella legata al Jova Beach Party, la serie di concerti che Jovanotti ha tenuto anche nell’estate 2022 su molte spiagge italiane. Anche in quel caso è stata molto discussa l’opportunità che è stata data all’artista di “invadere” con la sua carovana e con il suo popolo degli spazi naturali che, secondo le tesi ambientalistiche, mal si sposano con un grande raduno musicale. La risposta, nel caso del tour di Jovanotti, è che tutto l’evento si svolge nel pieno rispetto dell’ambiente, in collaborazione con il WWF, in zone che vengono poi completamente ripulite e ripristinate e in aree scelte non tra quelle protette, ma che sono spesso popolate di gente.
La verità, o se preferite la soluzione, che si tratti di Senigallia Beach Cross o di Jova Beach Party, da che parte sta? Come voi lettori sapete, avete la possibilità di dire la vostra nei commenti.
In quanto al WWF dovrebbe solo vergognarsi
Taglio degli alberi
Pista moto in spiaggia
Caccia alla fauna selvatica
Distruzione dell’ecosistema fluviale
Il prossimo mese cosa vere in programma? Andate a spargere petrolio sulla battigia?
Gli attuali amministratori intanto li " premierei" costringendoli ad abitare nel tratto di via Mameli dove si svolge questo " evento " per tutto il mese...
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