Trascinata per chilometri da veicolo sulla SS16 a Senigallia: individuato conducente
Svolta nelle indagini della Polizia Stradale sulla morte di Sigrid Tschope, investita mortalmente con il suo cane
C’è stata una fondamentale svolta nelle indagini sull’orribile investimento di Sigrid Tschope, la signora 81enne residente a Marzocca che, nel tardo pomeriggio di sabato 19 novembre è stata travolta da un mezzo e trascinata lungo la Statale Adriatica 16 per chilometri, fino ad essere stata rinvenuta cadavere nelle vicinanze di piazza Diaz, a Senigallia.
La Polizia Stradale, che ha da subito avviato gli accertamenti per cercare di ricostruire l’esatta dinamica e le responsabilità dell’accaduto, ha confermato di aver individuato la persona alla guida del veicolo che, sotto una pioggia battente, a Marzocca ha drammaticamente agganciato e trascinato la povera donna fino quasi all’estremità nord di via Podesti, a oltre 7 chilometri di distanza.
Una conferma è giunta dagli ambienti della Polizia Stradale, che non ha per il momento fatto trapelare altre informazioni, riservandosi di dettagliarle una volta concluse tutte le operazioni previste secondo prassi. Quello che trapela, ma che non trova ancora conferma ufficiale, è si tratterebbe di un sessantenne dell’entroterra della provincia di Ancona.
Di certo c’è che nelle ore successive al ritrovamento del corpo di Sigrid Tschope sono immediatamente stati ascoltati alcuni testimoni, tra cui alcuni automobilisti di passaggio tra Marzocca e Senigallia e il conducente di un mezzo che, proprio a Marzocca, ha investito il cane della donna, credendo di averlo ucciso (circostanza forse smentita dalle successive ricostruzioni), per poi fermarsi per i soccorsi, senza però più trovare traccia nè dell’animale, nè della sua padrona: entrambi sarebbero infatti stati travolti da un altro veicolo che sopraggiungeva.
Anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianza, poste lungo la statale Adriatica nel lungo tratto di strada tra la frazione di Marzocca e il centro urbano di Senigallia, avrebbero fornito agli inquirenti elementi di evidenza sul veicolo responsabile dell’investimento mortale, che hanno consentito di risalire alla persona che si trovava alla guida.
La Polizia Stradale provvederà ora ad ascoltare la versione di questa persona, e per poi procedere con le operazioni previste dalla legge.
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