Alla fine la mia proposta di esprimere vicinanza e di fare un gesto simbolico devolvendo alcuni gettoni di presenza dei consiglieri alla popolazione alluvionata è passata all’unanimità. Ma che fatica!

Molti hanno confuso il gesto simbolico che proponevo con pelosa beneficenza.

Mio malgrado ho dovuto vestire il ruolo antipatico del maestrino e spiegare la differenza fra gesto simbolico e beneficenza. Ho dovuto ripetere per l’ennesima volta che i senigalliesi non sanno che farsene della loro/ nostra beneficenza.

Si trattava di uscire dalla ciancia autoreferenziale e fare un gesto concreto di vicinanza.

L’impressione è che alla fine parecchi siano stati in qualche modo obbligati a seguirmi. E questo mi dispiace.

Il bello di questo gesto consisteva proprio nello slancio convinto che avrebbe dovuto accomunare tutti nel farlo.

Non vorrei pensare male ma sembrava che alle fine molti hanno acconsentito solo perché sta male dire di no a queste cose in pubblico.

Comunque, magari turandosi il naso ma la proposta è passata. Tutto è bene quel che finisce bene.

Mohamed Malih, consigliere comunale