Critiche di Diritti al Futuro per l’abbattimento dei pini in Stradone Misa
"La Giunta Olivetti ha agito di notte in una città profondamente scioccata, provata e in stato di emergenza"
Di notte, senza alcuna comunicazione preventiva, senza alcuna informazione successiva, nessuna trasparenza, un colpo di mano e c’è “un prima” e “un dopo”, che appare come per magia: in Stradone Misa è stato abbattuto notte tempo, la scorsa settimana, il filare di pini dell’argine di sinistra del fiume Misa.
Perché? Non è dato di sapere ai comuni cittadini!
Saranno sostituiti nella via o in altra zona con almeno il doppio degli alberi, per sostituire quanto manca ora in termini di microclima-raffrescamento e ombra, qualità del paesaggio urbano, apporto di ossigeno e abbattimento della C02 (gas effetto serra, che tanto ha a che vedere con la crisi climatica i cui effetti drammatici sono sotto gli occhi di tutta la comunità così pesantemente colpita dai recenti fenomeni alluvionali)?
Non è dato di sapere ai comuni cittadini!
L’azione messa in campo è l’inizio di un programma sistemico di nuova progettazione e sistemazione del verde pubblico in ambito urbano e degli assi viari cittadini in cui gli alberi hanno una loro centralità o è un qualcosa di estemporaneo ed emergenziale?
Non è dato di sapere ai comuni cittadini!
È stato prodotto uno studio sullo stato di salute degli alberi abbattuti? Esiste una filiera scientifica su cui si fonda questa scelta? Chi ha autorizzato l’abbattimento? Ci sono tutti i pareri degli enti preposti? Era necessario abbattere tutti i pini o l’azione è stata un’esagerazione?
Non è dato di sapere ai comuni cittadini!
Conosciamo bene le questioni relativa alla sicurezza per l’incolumità di persone e cose e il necessario controllo in termini di prevenzione ad ampio spettro, che occorre praticare; ma quello che stigmatizziamo è l’assenza assoluta di un rapporto di dialogo e confronto con la comunità. Non è la prima volta che la giunta preferisce nascondersi, palesarsi come entità assente, senza metterci la faccia e senza assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
Assumersi la responsabilità delle proprie scelte in trasparenza e comunicare in modo preventivo, potrebbe essere un buon inizio per avere quel necessario confronto democratico tra amministratori e amministrati e sarebbe un’utile base su cui valutare l’operato di questa amministrazione. Ma, invece, quello che si preferisce è il percorso di agire scelte, prima di avviare la partecipazione, pianificar facendo, nascondersi dietro un dito, lanciare il sasso e nascondere la mano.
La giunta Olivetti ha “agito di notte” (e non è la prima volta), in una città profondamente scioccata, provata e in stato di emergenza dopo l’alluvione del 15 settembre scorso.
Questa non è una gran brava amministrazione ma una volta che fa una cosa giusta lasciateli in pace!
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