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Storie dall’alluvione: poliziotto fuori servizio salva vicino di casa dalla piena del Misa

La sera del 15 settembre Mattia Marchetti si è reso protagonista di un gesto di altruismo e coraggio a Bettolelle di Senigallia

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Alluvione settembre 2022 - Foto aerea delle aree allagate

Con il trascorrere dei giorni emergono altri episodi di altruismo che hanno avuto per protagonisti cittadini di Senigallia che si sono prodigati per aiutare persone in difficoltà durante i momenti più caldi dell’alluvione.

Questa volta protagonista è Mattia Marchetti, giovane abitante della frazione di Bettolelle di Senigallia che di professione è un poliziotto in servizio presso la Questura di Ancona al Reparto Volanti.

Il giovane, la sera del 15 settembre, trovandosi presso la propria abitazione ed avendo saputo delle abbondanti piogge cadute nelle zone interne, si è trovato a parlare con i vicini di casa anche per capire cosa fare e su cosa attendersi. Come già accaduto in altre occasioni, il giovane poliziotto in compagnia di alcuni dei vicini, si è portato verso il ponte di Bettolelle, che passa sopra il fiume Misa per verificare l’andamento dello stesso, constatando che il fiume aveva già raggiunto l’altezza degli argini. Sul posto era già presente anche personale della Protezione Civile, che aveva provveduto ad interdire il transito sul ponte.

A quel punto Marchetti, insieme ai vicini, si stava accingendo a fare rientro presso la propria abitazione, quando all’improvviso tutti i presenti si sono accorti che una enorme massa di acqua era fuoriuscita da una parte del fiume diversa da quella che transita sotto il ponte, cominciando ad allagare i campi circostanti e la strada dove si trovavano queste persone.

Queste ultime, nonostante fossero già state raggiunte da acqua mista a fango, hanno iniziato a correre per evitare di essere trascinate via dalla corrente. Tenendosi l’uno l’altro, per rimanere più saldi, il gruppo è riuscito a raggiungere la zona del circolo di Bettolelle ma, nel frattempo, l’acqua raggiungeva l’altezza delle ginocchia delle persone in fuga, facendo perdere a qualcuno l’equilibrio, e facendolo finire immerso nell’acqua. Fra questi, uno del gruppo, di nome Gabriele, è stato trascinato con violenza e portato via verso un campo limitrofo, in evidente difficoltà a rimettersi in piedi ed allontanarsi dalla massa di acqua e fango che lo aveva investito.

Visto l’uomo in enorme difficoltà e capendo il pericolo di vita cui stava andando incontro l’uomo, Mattia Marchetti non ha esitato a tornare indietro e buttarsi nel pieno della corrente. Dopo qualche secondo, Mattia è riuscito a raggiungere Gabriele, suo vicino di casa, nonostante l’enorme fatica nel contrastare la forza dell’acqua, che spingeva in senso opposto.

Una volta raggiunto l’uomo, sebbene l’acqua già avesse raggiunto i due all’altezza del torace, Mattia, con grande sforzo, ha sorretto Gabriele e l’ha trascinato fuori dalla corrente del Misa esondato. Una manovra nel complesso particolarmente difficoltosa, sia per la forza e la quantità di acqua e detriti, ma anche per il fondo viscido e fangoso su cui i due si sono mossi per circa 200 metri.

Mattia, sorreggendo Gabriele, è riuscito a raggiungere la strada Arceviese, mettendosi al sicuro insieme al vicino di casa, stremato dalla fatica. Bagnati e ricoperti di fango, i due hanno infine fatto rientro nelle proprie case. La disavventura non era però giunta al termine: le loro abitazioni, nel frattempo, erano infatti già state raggiunte dall’esondazione del fiume.

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