“Prolungare la banchina di levante ha impatti negativi su foce Misa e porto di Senigallia”
Pubblicato uno studio di UnivPM commissionato dalla Gestiport: "Non sembra la soluzione idonea per mitigare gli insabbiamenti"
E’ stata pubblicata sul sito di Gestiport Spa, società che gestisce il Porto Della Rovere di Senigallia, la “Valutazione dell’impatto del prolungamento dell’argine destro del fiume Misa”: una relazione a cura dell’Università Politecnica delle Marche.
Il documento è scaricabile integralmente in formato PDF ed arriva a una conclusione che comproverebbe i dubbi che la stessa Gestiport avanzava riguardo ad ulteriori insabbiamenti su fondali della foce del Misa e nell’area portuale.
“L’eventuale allungamento dell’argine di destra del fiume Misa ha impatti negativi in termini di sedimentazione ed interrimento sia sulla foce stessa del fiume sia sulla vicina area portuale.” Questa la frase che chiude la lunga relazione commissionata all’Università Politecnica delle Marche proprio da Gestiport Spa, fatta di rilevazioni, osservazioni, studi e simulazioni.
Da una parte, dunque, c’è la Regione Marche, che ha intenzione di prolungare di circa 100 metri la banchina di levante alla foce del Misa, per cercare di mitigare i persistenti e discussi insabbiamenti nel tratto finale del fiume, a cui ora la Gestiport contrappone questo parere degli studiosi, per i quali l’intervento avrebbe effetti negativi non solo sulla foce, ma anche sul fondale del porto.
Sull’argomento interviene l’ing. Mauro Rognoli, amministratore unico di Gestiport Spa: “Sul prolungamento dell’argine destro per evitare che emerga la ‘barra di foce’ (nome tecnico dell’isolotto di ghiaia che si è formato nel Misa ndr), a nome della società Gestiport spa, dopo la piena di dicembre 2021, è stato affidato lo studio al Dipartimento di Ingegneria dell’Università politecnica delle Marche, prestando attenzione anche all’attuale imboccatura del porto“.
Rognoli, affidandosi agli esperti universitari, ha voluto tutelare Gestiport e il Porto della Rovere di Senigallia da eventuali aggravamenti della situazione.
L’ingegnere continua: “Lo studio, datato aprile 2022, è ora a disposizione di chi volesse visionarlo: sia online che presso la sede di Gestiport. Mantenere la profondità del fondale è indispensabile per evitare danni alle varie attività marittime e nautiche che si svolgono nell’area portuale: prospettare un prolungamento della banchina di levante non sembra la soluzione idonea per il problema della barra di foce”.
CIRCA 60 ANNI FA DA BAMBINO VEDEVO I RAGAZZI POCO PIU GRANDI CHE FACEVANO A GARA DI TUFFI CON LE BICICLETTE NEL PORTO CANALE DI ALLORA.
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