“Senigallia non è (più) per senigalliesi”
La lettera: "Passi il sonno sacrificato all'altare del cartellone estivo, ma intollerabili le emissioni sonore vicino a casa di riposo"
Vivo in centro città da diverse decine di anni e mai, come venerdì scorso e poi giorni seguenti, mi era capitato di dover chiamare i vigili urbani per la (vana) necessità di …. poter dormire.
La musica – non un concerto, giammai, ma il “pompo-nelle-casse” di un qualche deejay – con prove durante tutto il pomeriggio, ancora dopo la mezzanotte allietava (sic!) il sonno dei senigalliesi. Di quei senigalliesi che in centro città non commerciano, non ci fanno affari mordi e fuggi, non ci piazzano mercatini, bancarelle e junk food. Molto più banalmente, in centro storico ci vivono: e tutto l’anno.
Musica a decibel tanto elevati (ma chi li deve controllare?) da dover chiamare, passata la mezzanotte, la polizia municipale. La risposta del vigile di turno era esemplificativa del limite: imbarazzata (lui era “nella” piazza, e ben capiva il motivo della chiamata) ma senza possibilità (sua e nostra) di sapere neanche a che ora lo strazio ci sarebbe stato finalmente risparmiato, a noi discotecari residenti del centro storico.
Ora, passi che è estate e si sta con le finestre aperte (ma lo si è sempre fatto: la novità è che, adesso, per farlo bisogna avere i tappi nelle orecchie); passi che il sonno dei residenti del centro venga sacrificato all’altare del cartellone estivo (si fa per dire) “culturale”; passi pure che qualche simpatico guascone in consiglio comunale abbia garantito ai residenti del Cesano le barriere antirumore contro le emissioni sonore di un locale (e, dopo, anche noi del centro storico le pretenderemo: in tinta e conformi al piano Cervellati. Sia chiaro!).
Ma che 250 ospiti di una casa di riposo, di una RSA, chiusi dentro le loro camere per il Covid da due anni e mezzo, che dormono – anzi, vorrebbero anche loro poter dormire – quasi di fronte alla fonte di cotanta potenza di emissioni sonore, ecco: questo è intollerabile.
Intollerabile farlo, intollerabile non averlo previsto alla richiesta delle autorizzazioni per ciò da parte dell’amministrazione comunale, intollerabile averlo concesso e intollerabile aver – senz’altro e non di poco – superato i limiti emissivi prescritti: qualcuno – chi di dovere, come si diceva una volta – li misuri, grazie!
L’estate è appena iniziata: buonanotte Senigallia!
Marcello Mariani
Non capisco questa corrente di lassismo che ormai sta distruggendo il paese Istituzioni Forze dell’ordine, ma che le paghiamo a fare tutte queste tasse se i servizi sono pietosi.
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