Lavoro, questioni aperte anche nel senigalliese
Le riflessioni del Pd dopo il 1° maggio
Abbiamo celebrato il primo maggio, la giornata dei lavoratori, e come ogni anno, e più di tanti altri anni, la questione lavoro è stata affrontata in tutte le sue sfaccettature.
Due anni di pandemia hanno compromesso il lavoro di tanti; molti l’hanno perso, altri sono stati costretti a cambiarlo, altri ancora sono stati soffocati da carichi di lavoro che nessuno era stato in grado di prevedere.
Quando, con un grande sforzo collettivo, abbiamo incominciato ad uscire dalle conseguenze della pandemia, è stata la guerra a tornare a minacciare il lavoro. Le sue conseguenze geopolitiche ed economiche sono planetarie. Costi delle materie prime, inflazione, sanzioni, riduzione del commercio interno e internazionale sono fattori che possono alimentare nuove crisi.
Queste difficoltà contingenti si aggiungono a tutti i temi che interessano tipicamente, e particolarmente nel nostro paese, il mondo del lavoro; la precarietà, la sicurezza, i livelli retributivi, il lavoro irregolare, la questione giovanile, quella femminile.
Non è possibile sintetizzare tutti questi temi in poche righe, devono essere affrontati con dettaglio e profondità da tutte le forze sociali convolte; sindacati, partiti, imprenditori, governo, ricerca. Forse è giunto il momento, proprio perché la situazione economica interna e internazionale si è fatta delicatissima, di rimettersi attorno a un tavolo per delineare i contorni di un nuovo patto sociale. Il lavoro non deve rimanere un “problema” per il quale si pensano soluzioni parziali, provvedimenti spot, utili solo a soddisfare esigenze limitate. Bisogna passare allo studio e all’elaborazione di un nuovo Statuto dei Lavori, delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Alcuni dei temi, ma sono solo alcuni dei tanti, che un nuovo accordo dovrebbe affrontare sono:
· la necessità di risolvere il problema della sicurezza sul posto di lavoro
· la definizione di un salario minimo o retribuzione oraria minima
· l’incentivazione dei contratti a tempo indeterminato
· una nuova regolamentazione per apprendistato, stage e inserimento nel mondo del lavoro
· i livelli occupazionali e la tutela dei diritti della forza lavoro femminile
· la revisione dei livelli salariali, diminuiti nel nostro paese del 2,9% negli ultimi trent’anni
Il nostro territorio non è privo di problemi legati al lavoro. Tra i citati, ovvero precarietà, lavoro nero, disparità di genere, abbiamo dovuto registrare addirittura casi di caporalato. Quindi anche da noi il tema del lavoro deve essere messo al vertice dell’agenda politica.
Il lavoro è un tema che coinvolge, primariamente, la dignità e la libertà di una persona, ma rappresenta anche la misura del grado di progresso di un paese.
I lavoratori, e soprattutto i giovani che si stanno affacciando al mondo del lavoro, devono vedere il futuro come un orizzonte di certezze, non come un’occasione di instabilità e diseguaglianze.
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