Stabilimenti balneari. Santarelli: “Tutele per operatori marchigiani, promotori della costa”
"Libero mercato rischia di impoverire unicità che caratterizza Italia e sue regioni. Giovani hanno avviato attività legate a stabilimenti"
“Le bellezze naturali delle nostre spiagge siano un patrimonio di tutti. Ben venga il turismo straniero, ma gestito dai piccoli imprenditori locali, che rappresentano i migliori promotori e conoscitori del nostro territorio e della nostra costa”.
Con questa parole il consigliere regionale Luca Santarelli (Rinasci Marche) interviene sulla sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce la non validità delle norme per le concessioni demaniali marittime, ritenute in conflitto quelle comunitarie, tra cui la direttiva 2006/123/CE, conosciuta come direttiva Bolkestein.
“In tutti questi anni – sottolinea Santarelli – i titolari delle concessioni hanno impiegato gran parte dei loro ricavi per migliorare gli stabilimenti, senza essere i proprietari della spiaggia. Serviranno molti anni per poter ammortizzare questi capitali. Non ha senso – prosegue – stravolgere le concessioni degli arenili, cancellando una categoria di operatori che con la loro attività, oltre alla ricezione turistica, promuovono l’aggregazione sociale, necessaria in questo periodo storico post-pandemia, di cui tutti abbiamo bisogno”.
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Il consigliere Santarelli se difendesse cosi strenuamente i lavoratori dipendenti sarebbe un soggetto da Cobas, invece cosi , rischia di far concorrenza al Presidente Aquaroli.
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