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“La maggioranza mette in campo atti di forza per approvare il nuovo Regolamento”

Insorge la minoranza consiliare: "Attentato alla democrazia"

Una seduta in aula consiliare a Senigallia

Un venerdì nero e un risveglio amaro per noi Consiglieri di opposizione. Nella casella di posta elettronica abbiamo trovato la convocazione, inviata alle ore 00.17 (!), della Prima Commissione di Consiglio comunale avente ad oggetto la revisione del Regolamento per lo svolgimento del Consiglio comunale.

Dal venerdì per il lunedì, alle 9.30 di mattina, andando contro i termini previsti dal Regolamento vigente e senza il minimo rispetto, non solo per il ruolo che rivestiamo, ma anche per la nostra vita lavorativa. L’ennesimo atto di forzatura istituzionale purché si approvi tutto subito e ad ogni costo.

Di per sé la pratica è un atto dovuto, quasi una formalità, in quanto ogni regolamento necessita di aggiornamenti periodici in base al mutare dei tempi e per adeguarsi ai mutamenti legislativi. Questa volta, però, le modifiche proposte non sono affatto marginali, ma stravolgono lo svolgimento dei lavori con un chiaro intento politico. Basti dire che si riducono le commissioni da 7 a 4, si riduce il tempo di discussione delle interrogazioni, si inserisce la possibilità di allontanare un consigliere con l’ausilio delle forze dell’ordine (come non tornare con la memoria all’increscioso dibattito fra il consigliere Campanile ed il presidente Bello, culminato con la patetica farsa della convocazione dei vigili urbani per allontanare il consigliere e l’intervento “pacificatore” del sindaco).

Se si guarda tutto l’impianto del nuovo regolamento salta subito agli occhi la volontà di ridurre l’autonomia e la autorevolezza del consiglio e di aumentare la visibilità del presidente, già tanto impegnato fin dal suo primo giorno di incarico, a mettersi in mostra fino ad oscurare quotidianamente l’azione del Sindaco.

Un argomento di tale portata richiederebbe una trattazione accurata, puntuale e attenta per mantenere all’interno del consiglio la centralità dei consiglieri come membri rappresentanti dei cittadini ed evitare derive personalistiche ed autoreferenziali. Dopo 16 mesi di governo questa maggioranza, guidata evidentemente dal presidente del consiglio con il suo partito FDI, più che dal sindaco ed alleati, sta progressivamente portando avanti una azione capillare e sistematica per imbavagliare il consiglio e renderlo sottomesso al presidente ed al partito di cui è espressione.

Abbiamo già segnalato la questione alla Segretaria Generale e al Prefetto, augurandoci un pronto riscontro. Ci appelliamo a tutte le forze democratiche presenti in città affinché facciano sentire la propria voce perché è a rischio la democrazia locale.

dai Gruppi di minoranza del Consiglio Comunale di Senigallia

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