La cucina “semplice e di cuore” della chef Michela Domizi tra i “4 ristoranti” del Panzini
A Senigallia il terzo incontro del corso amatoriale, con il menù de La Sella di Pitino e i vini della Fattoria Colmone della Marca
Si è tenuto martedì 8 febbraio all’IIS Panzini di Senigallia il terzo incontro del corso di cucina amatoriale “4 ristoranti”, organizzato dall’Associazione Cuochi Ancona.
Protagonista la chef Michela Domizi dell’agriturismo di San Severino Marche “La Sella di Pitino”, che ha proposto un interessante menù ottenuto a partire da materie prime di qualità, del posto, di stagione, provenienti da allevatori e agricoltori selezionati da lei stessa. In abbinamento i vini della Fattoria Colmone della Marca.
La Sella di Pitino è un agriturismo che punta molto sulla tradizione e sulla territorialità. La sua proposta culinaria è specializzata nel tartufo, proponendo nei suoi piatti, in alcuni periodi dell’anno, anche cinque tipi diversi del prezioso tubero: nero pregiato, bianco pregiato, estivo, bianchetto e quello più particolare e autoctono dell’alto maceratese, il moscato.
Situato in frazione Pitino di San Severino Marche, tra i territori di Tolentino, Pollenza e Treia, l’agriturismo gestito da Stefano Della Mora da quasi 10 anni si affida in cucina, per le materie prime, ad un selezionato ventaglio di fornitori del posto: “L’80% di essi si trova nel raggio di 20 chilometri da La Sella di Pitino – racconta Della Mora – e le cantine vinicole che proponiamo nella nostra carta sono tutte marchigiane. Inoltre coltiviamo verdure direttamente nel nostro orto e alleviamo galline”.
Ma la cucina è la “casa” e il “laboratorio” della chef Michela Domizi, originaria di Civitanova Marche, che per La Sella di Pitino ha pensato ad un menù che presenta 22 portate, frutto anche della ricerca e delle sperimentazioni che lei continua a portare avanti insieme al suo staff di collaboratori: un vero e proprio laboratorio sulla carne, sulla sua conservazione, sull’utilizzo e la valorizzazione di alimenti “poveri”, anche considerati di scarto, sul riuso e sulla limitazione dello spreco alimentare. “La mia è una cucina semplice, di cuore, con attenzione alle materie prime. – si presenta la chef – Noi non abbiamo fornitori che scaricano la loro merce al ristorante: sono io ad andare dai coltivatori e allevatori, per parlare con loro, farmi raccontare ciò che offrono, scegliere i prodotti.”
Ai corsisti di “4 ristoranti”, la chef Michela Domizi ha presentato e raccontato due antipasti, un primo e un secondo piatto: L’uovo nascosto dall’Adriatico ai Sibillini, il Carpaccio di cuore, emulsione di rapa rossa e nocciole, Il Bianconiglio – Tortello di coniglio con aria di parmigiano, gel di finocchietto e tartufo bianchetto, la Guanciola di bue in un giardino d’inverno.
Tutte le ricette saranno riproposte nella rubrica “Le Ricette del Grande Max” di Senigallia Notizie e verranno pubblicate con cadenza settimanale nelle giornate di sabato.
Accanto a questi piatti, gli abbinamenti proposti dalla cantina, sempre di San Severino Marche, Fattoria Colmone della Marca, rappresentata da Giovanni Meschini, che si fregia di aver portato i suoi vini anche sulla tavola della cena del G20 di Roma di fine ottobre 2021: Meschini ha proposto i suoi vini Bianco del Moro, vinificazione in bianco di uve di sangiovese, 1,618, principalmente da vitigni di merlot, ma sempre vinificato in bianco, Ciacco, la DOC più piccola d’Italia, un rosso di montepulciano in purezza affinato in legno francese naturale.
Il prossimo e ultimo appuntamento del corso amatoriale di cucina “4 ristoranti” sarà martedì 22 febbraio con le ricette dello Chef Daniele Breccia del ristorante LOfficina di Sirolo.
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