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“Il sindacato tutela ancora i lavoratori?”

NOVUM: "CGIL, CISL e UIL stanno accettando tutto, nonostante obbligo Green Pass e vaccini penalizzino fasce di popolazione"

Sindacati

I sindacati CGIL, CISL e UIL, spesso divisi su questioni ben più importanti che riguardano i lavoratori, hanno trovato l’unità nel richiedere al governo l’introduzione della vaccinazione obbligatoria per tutti i lavoratori.

Coperti e allineati in toto alle decisioni del governo (ed evidentemente o ingenuamente fiduciosi di arrivare alla nuova normalità), i sindacati stanno accettando tutto, nonostante l’obbligo del GP e del vaccino penalizzi una larga fascia di lavoratori e le rispettive famiglie.

Questo a dimostrazione che la politica sindacale – dispiace doverlo riconoscere – è passata a libro paga della finanza e dei banchieri, invece di interessarsi delle fasce più deboli della popolazione, compito per il quale è nata.

Così, oggi con quasi 10 giorni d’anticipo sulle disposizioni emanate dal Ministero, accade che per accedere agli uffici locali del sindacato Uil anche solo per prendere un appuntamento, ci si senta rispondere che l’ingresso è consentito soltanto ai possessori del Green pass.

E se la Uil di Senigallia si giustifica affermando che si è attenuta, come in tutta Italia, alle disposizioni arrivate dagli organismi nazionali, ci si chiede se esse siano legittime e se debbano indurre un sindacato degno di questo nome a lottare affinché ai lavoratori ed ai cittadini sia garantito il pieno rispetto delle libertà costituzionali e comunitarie.

Infatti, come tutti ormai hanno capito il GP non è uno strumento che serve a garantire la piena tutela sanitaria del personale, degli iscritti e delle persone che frequentano gli uffici. Ciò si evince dal fatto che esso non dipende dal Ministero della Salute, ma dal Ministero delle Finanze ed è direttamente collegato all’Agenzia delle entrate.

Un sistema quindi di controllo sociale, che conferma – anche per chi non si può certamente definire un complottista – che l’emergenza pandemica è (stata creata) soltanto in funzione del cambiamento della società. La riprova è il fatto che la vaccinazione, e quindi il GP che ne deriva, non garantisce l’immunizzazione come ribadito dalla scienza e tanto meno la malattia e la sua diffusione, a differenza di quanto sostenuto nella vergognosa conferenza stampa del presidente del consiglio Draghi.

Vero è invece che adeguarsi alle dichiarazioni di Draghi, significa per i sindacati posizionarsi verso una pericolosa deriva autoritaria che, giorno dopo giorno, da un lato riduce le libertà personali e dall’altro contribuisce a creare nuove e sempre più ampie fasce di povertà.

Il mondo reale evidentemente rimane in secondo piano rispetto ad una classe politica e sindacale, totalmente supine ed incapaci di sollevare la minima critica alla narrazione portata avanti ormai da due anni nel nostro paese. Si perché nella stragrande maggioranza delle altre nazioni questo non accade.

Associazione NOVUM

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