Campanile: “Sì, per Senigallia non c’è la visione della città futura”
Il Consigliere di Amo Senigallia ribatte a Fratelli d'Italia: "Si sono limitati a fare l'elenco della spesa"
Alla principale osservazione, mancanza di una “visione” della città futura, formulata da Amo Senigallia in occasione della scadenza del primo anno di gestione del centrodestra, Fratelli d’Italia ha risposto con un lungo comunicato che di fatto ha confermato la consistenza della critica.
A parte il linguaggio a volte muscoloso, pieno di ansie ed un po’ da coatto romano, che fa venire in mente più ardori lontani giovanili che consapevolezza di governare una città, FdI si limita a fare un elenco della spesa (in gran parte iniziative sconosciute in Commissione o Consiglio) che con una “visione della città futura” non hanno nulla a che fare.
Fra cinque anni il centrodestra intende lasciare una città pedonalizzata privilegiando la viabilità dolce e l’alternativa all’auto oppure vuole trasformare Senigallia in una car city?
Intende promuovere l’integrazione sociale costruendo abitazioni di edilizia residenziale diffusa nei quartieri attuali?
Vuole aumentare il numero delle seconde case favorendo investimenti edilizi, magari riempendo di cemento via Cellini o la collina a ridosso del Viale dei Pini?
Investirà nel turismo sportivo costruendo o favorendo nuovi impianti adeguati? Riscoprirà l’utilizzo storico di Piazza Simoncelli facendovi costruire appartamenti? Farà riempire le vie del centro di insegne luminose stile Las Vegas per favorire lo shopping?
Punterà sulla smart city attraverso i servizi informatici diffusi?
Si batterà per ottenere infrastrutture per superare la spaccatura cittadina rappresentata dal fiume, soprattutto in zona lungomare-porto?
Promuoverà il turismo familiare o punterà su quello festaiolo e giovanile oppure a quello naturistico-culturale con l’implementazione delle infrastrutture necessarie?
Vorrà raggiungere l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti costruendo un inceneritore o punterà sulle discariche?
Vorrà far diventare Senigallia un polo formativo di eccellenza a livello universitario o di scuola superiore?
Darà incentivi all’artigianato o al settore dei servizi avanzati o all’industria individuando nuove aree produttive?
Confermerà l’organizzazione (costosa) degli attuali servizi Sociali o valorizzerà maggiormente la rete del volontariato?
Punterà alla sicurezza dei cittadini a discapito della privacy personale oppure ricorrerà a politiche attive di contenimento sociale e controllo del territorio?
Valorizzerà il percorso del fiume Misa con la creazione di un parco fluviale che assolva contemporaneamente alla funzione turistica, naturalistica e di messa in sicurezza del fiume stesso?
Avere una “visione” della città è ragionare su questi argomenti (ma non solo) che modellano una città per anni e anni. Vuol dire avere una proposta complessiva (e non spezzettata, con l’emergenza o dove il caso detta l’agenda) da presentare alla cittadinanza e alle forze politiche (comprese quelle di maggioranza). La risposta di FdI invece si ferma all’affermazione di aver “messo in cantiere una rivoluzione epocale, per la città con questioni a breve e lungo periodo” (sic!!), l’annuncio di qualche rotatoria ed una quindicina di dossi (sarà vero? In Commissione e Consiglio non se ne è discusso), lo studio di un piano per i parcheggi multipiano e soprattutto, attenzione questo è illuminante, “questa Amministrazione farà un nuovo Piano Regolatore…rivedrà il Piano Cervellati ed il Piano degli Arenili”. Sui contenuti, sulle idealità, sui principi ispiratori naturalmente, in questo momento, non è stato detto nulla, forse perché non ci sono ancora idee al di fuori di pulsioni oniriche, idonee a nascondere la mancanza di un disegno complessivo. Ancora non si sa neanche che cosa comporti il risanamento di Palazzo Gherardi o, addirittura, di “che cosa” si stia parlando, come se il progetto fosse stato comunicato per telefono e non per iscritto.
E’ come chiedere ad un cuoco che menù intende preparare e lui rispondesse con l’elenco della spesa. Non promette bene…
FdI elenca poi una serie di cifre sulle quali si ritornerà in occasione della discussione del Bilancio 2022, sempre che anche questa volta la maggioranza non pensi a colpi di mano impedendo di fatto l’approfondimento e la discussione. Alcune voci infatti non rientrano nelle competenze (e nelle decisioni) del Comune, altre riguardano investimenti nazionali, altre vengono dal passato, altre infine impattano sul bilancio nel caso in cui siano veritiere e non sogni o promesse.
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