Visite familiari nelle strutture residenziali, preoccupazioni e speranze
I sindacati: "una circolare del Ministero ci dà un barlume di speranza"
Quarantacinque minuti al giorno possono restituire la dignità e la gioia di vivere ai tanti anziani e disabili che in questo lunghissimo anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza Covid hanno dovuto subire l’isolamento forzato nelle strutture.
La Circolare del Ministero della Salute emessa lunedì 2 agosto scorso, risponde ai ripetuti solleciti fatti dai sindacati dei pensionati, e richiama l’attenzione sull’opportunità di assicurare l’accesso alle strutture residenziali per anziani e disabili da parte dei familiari degli ospiti, purché muniti delle certificazioni verdi COVID-19.
L’accesso va garantito tutti i giorni della settimana (anche festivi), e la visita deve potersi svolgere in un tempo congruo al bisogno di assistenza, di durata possibilmente sino a 45 minuti.
I Segretari generali Elio Cerri, Spi Cgil Marche, Dino Ottaviani, Fnp Cisl Marche e Marina Marozzi,Uilp Uil Marche lanciano un appello alla Regione, all’ASUR e agli Enti gestori. “Per anziani e disabili ospiti nelle strutture residenziali è stato un anno difficilissimo. Le persone più fragili si sono sentite sole, spesso smarrite in una situazione di incertezza e confusione, soffrendo il prolungato isolamento legato alle norme anti Covid. Nelle Marche troppe strutture non consentono ancora le visite dei familiari. La Circolare ministeriale apre uno spiraglio e un barlume di speranza, a condizione che ne venga data a applicazione immediata, piena ed omogenea su tutto il territorio regionale”.
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