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Il 3 agosto a Senigallia la presentazione del libro “Marche, nascita di una democrazia”

L'evento si terrà in occasione dell'anniversario della liberazione della città, presso la Chiesa dei Cancelli

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Presentazione del libro "Marche, nascita di una democrazia"

Cosa accomuna Maria Rossini e Derna Scandali con Ernesto Bergamini (brigadiere dei carabinieri), Gulio Kacic (slavo di Lubiana), Antonio Claudi (tenente dell’esercito), Cristoforo Moscioni Negri (citato da Rigoni Stern nel suo libro “Il sergente nella neve”), Mohamed Raghè (giovane ragazzo somalo) ed Enrico Pocognoni (sacerdote)?

Che tutti quanti, senza distinzione di etnia, sesso, ceto sociale, professione e religione, unirono le loro forze e diedero vita al movimento partigiano nella nostra Regione, al fine di combattere il nazi-fascismo e donarci la libertà.

Questo è un libro che non si può descrivere. Deve essere preso in mano, sfogliato, guardato foto dopo foto, letto storia dopo storia. Un libro prezioso da tenere in casa, un documento da tramandare ai posteri perché, per limiti di età, sono rimasti pochissimi i partigiani e chi ha aiutato la Resistenza.

Dalle Marche provenne tra il 5% e il 6% del movimento nazionale partigiano, più del doppio della media italiana, e in esse operarono complessivamente 5.000 resistenti, 900 dei quali morirono insieme a 300 civili in conseguenza delle rappresaglie nazifasciste; 600 marchigiani, inoltre, si arruolarono nel Corpo italiano di liberazione (e 32 di questi caddero in azione).

Nel libro sono presenti più di 400 foto e 850 storie di partigiani e combattenti per la libertà. Sono narrate vicende di personaggi poi divenuti famosi come Enrico Mattei, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, Carla Voltolina (futura signora Pertini) e lo stesso compianto Presidente (che capitò nelle Marche proprio durante il periodo della Resistenza).

E insieme a loro ci sono centinaia di storie e foto di nomi e volti di “ragazzi normali che in un determinato contesto hanno fatto cose incredibili”. E non vogliamo che il tempo ne dimentichi solo uno, perché è grazie al sacrificio di ciascuno di essi che noi siamo cresciuti in una repubblica democratica con la più bella Costituzione del mondo.

Il libro è impreziosito dalle prefazioni di Carlo Maderloni e del comandante partigiano Paolo Orlandini, deceduto a 97 anni, pochissimi giorni dopo aver terminato questo ‘testamento partigiano’. Orlandini racconta aneddoti come quello sulla famosa ‘barberia’ di Ancona, ci regala una chicca svelandoci il perché Mussolini venne chiamato Benito dai suoi genitori, ma soprattutto ci da preziosi consigli su come continuare a perpetuare la memoria e il ricordo di quel fondamentale periodo storico.

Il libro, in occasione dell’anniversario della liberazione di Senigallia, verrà presentato martedì 3 agosto alla Chiesa dei Cancelli, alle ore 21.30.

Gli autori

Luca Lisei, recanatese, nato nel 1981. Curioso, appassionato di storia e della sua regione, le Marche.
Paolo Battisti, nato a Roma nel 1972. Da 13 anni vive nelle Marche. Giornalista Pubblicista dal 2013. Iscritto all’Anpi sezione di Senigallia. Per i tipi della Ventura Edizioni ha scritto il libro: “A me non succederà mai. Covid-19, questo sconosciuto”. Coltiva da sempre la passione per la storia in quanto essa è letteralmente ‘ciò che è successo agli uomini’.

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