Calcio: Vigor-Senigallia Osimana 4-1 di 30 anni fa, il ricordo di chi c’era
Per il Centenario della Vigor Giorgio Marcellini ha intervistato i protagonisti del memorabile spareggio del 1991
Prosegue l’attività del Comitato per il Centenario della Vigor del sempre attivissimo Giorgio Marcellini, che nei giorni scorsi ha intervistato alcuni dei protagonisti dello spareggio per l’Interregionale vinto 4-1 sull’Osimana a Falconara nel 1991.
Sono passati 30 anni, proprio in questi giorni, ma nelle parole dei protagonisti il ricordo di quel 19 maggio 1991 è ancora chiaro ed emozionato:
“nel girone di andata di quella Promozione 1990-91 segnai poco, ma rassicurai il diesse Giorgio Moroni che alla lunga mi sarei sbloccato – sottolinea l’attaccante Mauro Rossetti, autore a Falconara del 3-1 e del 4-1 – In effetti andò proprio così. Ho un ricordo splendido dello spareggio e della dirigenza, fatta di gente come Gino Riccardi, Lidio Morbidelli, Goffredo Bianchelli, Paolo Pizzi, davvero appassionata. Sauro Bonetti invece era un allenatore capace di preparare le partite minuziosamente”.
“L’Osimana forse era più forte – ricorda il diesse Giorgio Moroni – ma noi uscimmo alla distanza. Solo due anni prima la Vigor era fallita: avevano pure messo i sigilli allo stadio. Io fui tra coloro che rifondarono la società come Nuova Vigor. Il torneo 1990-91 coronò la rinascita: la vittoria a Montecchio contro il Real (ancora con una rete dello spietato bomber Rossetti) segnò la svolta di quel campionato”.
“Sì forse l’Osimana era davvero più forte – concorda Stefano Goldoni, sulla cui punizione nacque l’autogol di Rubini che nello spareggio permise alla Vigor di pareggiare lo svantaggio iniziale – ma noi eravamo davvero vigorini dentro: in quella squadra c’erano tanti ragazzi cresciuti assieme nel vivaio. Ci tenevamo tanto: io stesso quando fui sostituito da Vitaletti non me la presi, era come se stessi giocando con la sciarpa rossoblù al collo. Alla Vigor ho vissuto bellissime annate anche dopo, spesso andando oltre le poche attese della vigilia, ma considerando le tante presenze (486, record) non ho mai segnato tanto. Quel gol di Falconara, anche se con i criteri di allora, diversi da oggi, fu considerato una autorete osimana, però è stato senz’altro il più importante della mia carriera”.
“Un 4-1 bugiardo per noi – è l’opinione del bomber dell’Osimana Nazzareno Piattella, spauracchio di quello spareggio – L’autogol prima del riposo cambiò una partita fino a quel momento nettamente in mano nostra. Come a Senigallia anche a Osimo stava rinascendo l’entusiasmo. Di quel giorno ricordo anche la marcatura arcigna, ma corretta, del vigorino Michele Mezzanotte”.
Quel campionato fu vinto a distanza di appena due anni dal fallimento del 1989, con la società rifondata da alcuni dirigenti senigalliesi, tra i quali in primo luogo Goffredo Bianchelli:“chissà dove sarebbe finita la Vigor senza di lui: è stato un grande giocatore, poi un grande dirigente e un uomo leale”, è il ricordo emozionato di Maurizio Marchini, che nel 1989-90 fu il primo allenatore della Nuova Vigor.
“Bianchelli aveva programmato 15 punti da seguire e li seguimmo tutti – racconta il presidente di allora Lidio Morbidelli – L’ultimo era riprendere il vecchio nome US Vigor, cosa che fu fatta dopo aver vinto lo spareggio di Falconara. Ci fu una grande unità di intenti da parte di tutti i dirigenti e voglio menzionare anche quelli che non ci sono più come Settimio Cesarini e Paolo Pasquini. Io venivo dai club dei tifosi, ero molto giovane. Lo spareggio di Falconara lo vidi a bordo campo: festeggiare coi giocatori al fischio finale fu fantastico. Bianchelli aveva degli occhiali scuri: ma dietro quelli, c’era tutto ciò che Goffredo stava provando in quel momento”.
Al Roccheggiani c’erano quasi 5.000 persone, oltre la metà vigorine, molte delle quali “arrivate dopo una settimana di preparazione giornaliera per realizzare nuovi striscioni e presentarsi calorosi per l’occasione”, evidenzia lo storico esponente dei Ragazzi della Nord Camillo Ruvio.
Alla fine fu festa per tutti.
Nella foto in evidenzia gioia vigorina dopo il 2-1 di Stefano Pieri.
Nel testo, nell’ordine, il bomber Mauro Rossetti, Goffredo Bianchelli tra i tifosi dopo il fischio finale, l’attaccante dell’Osimana Nazzareno Piattella, la squadra e i vigorini del secoli votati alla fine del XX secolo.
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