Covid-19, Guido Silvestri: “i vaccini funzionano!”
Il virologo senigalliese e docente alla Emory University di Atlanta, ha condiviso i risultati di un importante studio della University of Texas Southwestern
“I vaccini funzionano!”. A certificarlo una volta di più è Guido Silvestri, virologo senigalliese e docente alla Emory University di Atlanta, che riporta uno studio della University of Texas Southwestern che illustra gli effetti sugli operatori sanitari: “Oggi (ndr:24 marzo) il New England Journal of Medicine ha pubblicato tre lettere che riportano dati iniziali sull’efficacia della vaccinazione per COVID-19 sugli operatori sanitari.
La figura che vedete qui sotto è tratta dallo studio della University of Texas Southwestern, ed è così chiara nel suo messaggio da non aver bisogno di commenti. I vaccini ci stanno tirando fuori dalla pandemia, e dobbiamo fare ogni sforzo possibile per vaccinare il numero più alto possibile di persone nel più breve tempo possibile. Mentre i monoclonali ci possono aiutare in questa fase di transizione riducendo mortalità e morbilità severa da COVID-19. Dobbiamo andare avanti con coraggio, ottimismo e fiducia nella scienza, senza ascoltare la disinformazione no-vaxx e no-anticorpi, ma consapevoli che grazie a questi migliorati strumenti di prevenzione e terapia dell’infezione da SARS-CoV-2 potremo presto riappropriarci della nostra normalità”.
Nelle ultime ore l’accademico ha voluto anche condividere un post dedicato alla vaccinazione della figlia, ad ulteriore testimonianza della sua fiducia nei vaccini: “Credo non ci sia testimonianza migliore del fidarsi dei vaccini del farlo fare con gioia alla propria figlia (riconoscete gli occhi, vero?). La signora in mimetica è un maresciallo infermiere del nostro esercito, e siamo al Mercedes stadium di Atlanta (avrei preferito un Ferrari stadium, ma non si può avere tutto nella vita…). Per i più curiosi il vaccino che ha fatto è Pfizer, con seconda dose programmata per il 16 aprile (io invece a suo tempo feci il Moderna, ma tra loro sono assolutamente equivalenti). Invece per i miei boys, che sono ancora sotto i 16 anni, dovremo aspettare i mesi prossimi ed il permesso “allargato” della FDA”.
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