Spazio Autogestito Arvultùra di Senigallia: un incontro con l’immunologo Fabrizio Chiodo
"Vaccini pubblici cubani, l'alternativa alla logica degli egoismi e del profitto"
Ne parliamo con l’immunologo Fabrizio Chiodo, unico ricercatore internazionale nel team di ricerca e realizzazione dei vaccini pubblici cubani SOBERANA 1 e SOBERANA 2.
Come partecipare:
L’evento sarà on-line sulla piattaforma AdobeConnect (per partecipare scrivete alla mail centrisocialimarche@glomeda.org e vi invieremo il link).
Chi vuole partecipare all’assemblea senza intervenire potrà seguire la diretta su fb al seguente link: www.facebook.com
Perchè partecipare:
Dopo l’iniziativa di sabato 20 febbraio davanti allo stabilimento #Pfizer di Ascoli Piceno, continua la campagna di mobilitazione e informazione per esigere l’immediata espropriazione dei brevetti a tutela della salute collettiva.
La campagna vaccinale in atto è al centro del dibattito pubblico mondiale e ci rimarrà ancora per tanto tempo. Su questa questione si sono aperte diverse contraddizioni: la ricerca scientifica può essere affidata solo a quei colossi del farmaco che ricercano unicamente il profitto o esiste un’alternativa? Il fatto che viviamo in una società dominata dal libero mercato e dalla concorrenza dà la legittimità alle aziende farmaceutiche – già miliardarie – di tenersi i brevetti sui vaccini e sui farmaci per la cura in mezzo ad una pandemia che ha già ucciso quasi 2,5 milioni di persone nel mondo? È giusto che i paesi più poveri per iniziare a vaccinare la propria popolazione debbano attendere che finiscano quelli più ricchi che sono un sesto della popolazione mondiale ma che si sono accaparrati la quasi totalità delle dosi di vaccino prodotte e distribuite?
L’alternativa alla logica degli egoismi e del profitto prima della salute esiste ed è rappresentata da Cuba, in cui si sta terminando la sperimentazione del vaccino pubblico Soberana con l’intento di produrlo per vaccinare l’intera popolazione dell’isola e di distribuirlo ai paesi in via di sviluppo.
Ai primi due richiedenti si sono poi aggiunti Swaziland, Kenya, Mozambico, Pakistan e Bolivia. Da ottobre, dice Medici senza frontiere, circa 100 paesi hanno accolto o sostenuto completamente la proposta “ma alcuni – tra cui i paesi dell’Unione Europea, Australia, Brasile, Canada, Giappone, Norvegia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti – negano il supporto necessario per raggiungere il consenso”. A questo punto.....siamo proprio sicuri sicuri della gravità di questo virus?
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