Secondo l’assessore Alan Canestrari, OpenMunicipio “è stato un fallimento su tutto”. Se le parole ancora hanno un senso, e se la carica pubblica che Canestrari ricopre obbliga a dimostrare le proprie affermazioni, allora l’assessore dovrà indicarci cosa intenda per “fallimento” e con la parola “tutto”.

Dovrà dirci quali fossero i risultati che secondo Canestrari non sono stati raggiunti dal progetto “OpenSenigallia”.

I fatti, i risultati concreti, numerici, al di là delle opinioni estemporanee, sono pubblici da tempo e una utile sintesi è presente nel rapporto pubblicato a gennaio dai gestori della piattaforma senigallia.openmunicipo.it. Il documento, disponibile all’indirizzo:

https://opensenigallia.it/2021/01/02/report-dellattivita-2014-2020, indica un numero di utenti mensili a quattro cifre e diverse centinaia gli utenti registrati, di cui circa duecento con “monitoraggi” attivi. Esprimere un giudizio su questi numeri non ha senso se non si confrontano con dati analoghi riferiti ad esperienze e strumenti di e-government ed e-democracy confrontabili, su scala locale o nazionale come, ad esempio la piattaforma nazionale OpenParlamento, cui il progetto OpenMunicipio si è ispirato fin dalla sua nascita. Prendendo come riferimento i tre politici più monitorati di OpenSenigallia (46 cittadini su 44.247) e di OpenParlamento (785 cittadini su 60.317.000), appare che i cittadini di Senigallia siano circa 8000 volte più interessati alla vita politica (locale) di quanto non lo siano i cittadini italiani a quella nazionale.

Un altro utile raffronto sarebbe possibile farlo con quelle sezioni del sito web comunale dedicate all’attività politico amministrativa, come ad esempio l’albo pretorio. Canestrari lo faccia, faccia analisi serie prima di esprimere giudizi, un assessore non è un leone da tastiera.

Enrico Pergolesi, consigliere comunale Diritti al Futuro
Stefania Pagani, consigliera comunale Vola Senigallia