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Una biblioteca vivente sui diritti umani al ‘Corinaldesi-Padovano’ di Senigallia

Un progetto per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione

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Volantino progetto "Biblioteca vivente"

Mercoledì 17 febbraio, durante le ultime due ore di lezione, gli studenti della 5ARIM (Relazioni Internazionali e Marketing) hanno avuto la possibilità di partecipare ad una ‘biblioteca vivente’, per mezzo della quale, attraverso degli incontri autentici, hanno condiviso delle storie personali che hanno fornito loro degli strumenti utili per il confronto reciproco e il dialogo.

L’attività si inseriva all’interno del progetto Etwinning La voz en off e del percorso di educazione civica promosso dal Consiglio di Classe.

La Biblioteca Vivente è un metodo innovativo, semplice e concreto, per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stili di vita e background culturale. Si presenta come una biblioteca reale, ma invece di sfogliare le pagine di un libro, gli studenti hanno sfogliato le pagine della vita di tre persone, tutte impegnate nell’ambito dei diritti umani.

Grazie a questi libri ‘in carne ed ossa’ i lettori hanno l’opportunità di entrare in contatto con delle persone con cui difficilmente avrebbero occasione di confrontarsi. L’incontro rende concreta ed unica la persona che si ha davanti, che smette quindi di essere percepita come rappresentante di una categoria sulla base di una semplice (e spesso banale) generalizzazione, ma viene riconosciuta nella sua unicità; una persona che attraverso la sua storia vuole comunicare e condividere la propria esperienza particolare.

L’attività è stata promossa dall’associazione InMenteItaca di Torino, nata dall’incontro di un gruppo di giovani (tra cui la Senigalliese Hasti N.) la cui missione è “navigare, scoprire nuovi paesaggi più equi e intersezionali” per promuovere la formazione e l’educazione ai diritti umani attraverso progetti di educazione formale e non formale, attività artistiche ed eventi informativi e di divulgazione. Gli argomenti esplorati da questi giovani ‘navigatori’ sono sempre di grande importanza e attualità: il razzismo, la discriminazione, la disparità di genere e la disuguaglianza sociale.

L’Istituto ringrazia per le testimonianze che i ‘libri viventi’ ci hanno lasciato in prestito, si augura che la loro impronta, concreta e positiva, duri nel tempo, dimostrando che i fondatori dell’Associazione non sbagliano quando affermano che “in fondo sognare non è solo cosa da idealisti”.

Da Corinaldesi-Padovano

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