Lutto nel mondo della musica italiana per la scomparsa, a soli 60 anni, di Enrico Greppi, per tutti “Erriquez”, fondatore e voce del gruppo Bandabardò.

Greppi, malato da tempo, si è spento nella sua casa di Fiesole, in Toscana, domenica 14 febbraio.

Il gruppo e il suo cantante erano molto legati a Senigallia, dove avevano tenuto un grande numero di concerti con puntuale tutto esaurito: ben 13 in soli 18 anni, praticamente uno a stagione, tra il 1998 e il 2016.

La gran parte dei live al Mamamia, ma non solo: nel 2009 la Bandabardò venne sia nel locale di via Fiorini che al CaterRaduno, con un concerto al Foro Annonario.

Nel 2012 il gruppo fu intervistato da Senigallia Notizie (si veda qui).

Nelle ultime ore hanno espresso il cordoglio per la sua scomparsa molti esponenti del mondo della musica ma anche della politica e dell’associazionismo: il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato di “un grande artista, pieno di umanità e talento”, la Cgil ha invece ricordato “un compagno fuori dal coro”: la Bandabardò è infatti uno dei gruppi storici del concerto del 1° Maggio a Roma, organizzato dai sindacati.

“Ci sentiamo orfani. Erriquez era un grande poeta e un lottatore sul tema dei diritti, dell’ambiente, della legalità: un artista costantemente impegnato per i più deboli senza mai tirarsi indietro”, ha sottolineato LegAmbiente nell’annunciare un evento in sua memoria.

Bandabardò, nome scelto in omaggio a Brigitte Bardot, fu anche oggetto di un docu-film (Bandabardò-Un mistero italiano) del celebre scrittore e presentatore televisivo Carlo Lucarelli, che ha definito così il gruppo:

“il più scalcinato e improbabile accrocco di musicisti irriverenti, fuori da qualsiasi legge di mercato e di tecniche di marketing, un controverso fenomeno destinato a cavalcare fino ad oggi una originale storia”.

Una storia che, se andrà avanti, dovrà ora farlo senza la sua anima.