SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Fratelli d’Italia replica a Romano e Beccaceci

"Imbarazzante quanto scritto da due esponenti perdenti della sinistra locale"

1.315 Letture
commenti
Pittura edile Goffi - Trattamenti e soluzioni involucro edilizio - S. Maria Nuova
Sala consiliare, Consiglio Comunale, Municipio di Senigallia
Abbiamo letto con estremo interesse gli ultimi due interventi sulla stampa dei consiglieri Dario Romano (PD) e Lorenzo Beccaceci (Vivi Senigallia).
 

Due comunicati davvero imbarazzanti e mistificatori, che danno l’impressione che costoro, e gran parte della minoranza, si trovino davvero su un altro pianeta oppure che non abbiano metabolizzato ancora la sconfitta di tre mesi fa.
 
Entrambi stigmatizzano e criticano la seduta del Consiglio Comunale di venerdì 29 gennaio perché, a loro dire, probabilmente, la riterrebbero inutile, ma soprattutto perché, sempre a loro dire, ciò non permetterebbe di affrontare questioni sospese da trattare (con ciò si riferiscono alle loro interrogazioni e mozioni) e perché attenderebbero da fine dicembre una risposta in merito alle dichiarazioni del Vice Sindaco sul Covid.
 
A questo punto, vista l’azione mistificatoria e la loro condotta davvero imbarazzante, con cui costoro continuano ad eludere verità e fatti, ci vediamo costretti a riportare il giusto equilibrio in un dibattito inquinato ancora da complessi di inferiorità politica ed istituzionale, in cui spesso eccedono i Consiglieri di minoranza, allontanando la verità e i fatti dalla cronaca documentata degli avvenimenti.
 
Anzitutto, la seduta del Consiglio Comunale di venerdì 29 gennaio è stata proposta dal Presidente del Consiglio Comunale in Conferenza dei Capigruppo, in cui nessuno, e sottolineiamo nessuno, ha contestato né l’ordine del giorno (approvato all’unanimità), tanto meno la partecipazione del Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche. Pertanto, scrivere quei due comunicati appare del tutto strumentale, mistificatorio e fuori luogo.
 
Poi, far credere che il Consiglio non si riunisca o che si riunisca poco significa essere in malafede, volutamente. Tant’è vero che in tre mesi si sono svolte cinque sedute di Aula, undici sedute delle Commissioni permanenti, cinque riunioni della Conferenza dei Capigruppo, due sedute dell’Ufficio di Presidenza, e inoltre la Presidenza del Consiglio programma in anticipo le sedute con un calendario almeno trimestrale delle riunioni, mettendolo a conoscenza dei Capigruppo consiliari, Sindaco, Assessori, Dirigenti, Segretario Generale e da ultimo ciascun Consigliere, così come previsto da Statuto e Regolamento.
 
Per concludere, desideriamo soltanto esprimere qualche considerazione finale sulla seduta solenne con il Presidente dell’Assemblea regionale delle Marche, Dino Latini. La riunione di aula si sofferma su un tema di attualità, su cui l’istituzione Consiglio fa semplicemente il suo lavoro, cioè quello di accendere un rapporto costante di buon vicinato con le istituzioni sovraordinate, tra cui appunto il Consiglio regionale. La Presidenza del Consiglio ha sempre affermato – e in questa direzione si sta muovendo – dell’opportunità di accreditare il Consiglio di Senigallia e di alzare il profilo delle sue attività e dei suoi lavori. In appena tre mesi, il cambiamento circa la gestione, l’organizzazione e la funzionalità dell’organo di governo Consiglio è stato tanto visibile quanto tangibile. E questo forse infastidisce qualche Consigliere di minoranza a cominciare da Dario Romano che, quando è stato egli Presidente del Consiglio durante il secondo mandato Mangialardi, ha reso anonimo il Consiglio e la sua presidenza.
 
Mentre il nuovo Presidente Massimo Bello ha dimostrato l’alto senso delle istituzioni, cambiando di netto il profilo della conduzione, dell’organizzazione e del funzionamento dell’Assemblea consiliare e delle sue articolazioni. Altrettanto sta facendo il Sindaco, la Giunta e ciascun Assessore.
Imbarazzante, invece, è gran parte della minoranza, uscita sconfitta dalle elezioni del 4 e 5 ottobre, soprattutto il PD e le liste (Vivi Senigallia, Diritti al futuro, Vola Senigallia) che lo sostengono. Oltre a inutili e sterili polemiche, i consiglieri di minoranza, teleguidati da Dario Romano, non fanno altro che soffermarsi su temi, che poco hanno a che fare con la seria azione di governo della Giunta Olivetti, che in queste settimane sta lavorando per impostare una strategia distinta e distante da quella della ormai vecchia Giunta Mangialardi-Romano-Volpini-Memè. 
 
Imbarazzanti sono i due comunicati stampa di Lorenzo Beccaceci e di Dario Romano, con cui i due esponenti perdenti della sinistra locale fanno passare come argomenti vitali per il bene della comunità i seguenti temi, sui quali hanno presentato, negli ultimi quindici giorni, qualche interrogazione e mozione, che saranno esaminate nell’ambito della programmazione dei lavori consiliari: riconoscimento della ‘Spiga verde’ (interrogazione), conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki (mozione), progetto Bandiera Lilla (mozione, su cui già l’Assessore Cinzia Petetta sta lavorando dallo scorso ottobre), condanna del Vice Sindaco Pizzi per le sue dichiarazioni sul Covid (ordine del giorno). 
Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura