Marche, caos modifiche decreto di Natale, Acquaroli sbotta sull’incertezza
"Se noi ogni 10 giorni diamo un messaggio contraddittorio rispetto a quello precedente diventa difficile risultare credibili e essere seguiti".
Caos modifiche DPCM di Natale. Le incalzanti e contradditorie informazioni che trapelano da Palazzo Chigi sono benzina sul fuoco delle polemiche. Quelle che dovevano essere aperture sono ben presto divenute ulteriori giri di vite che ancora devono essere ufficializzati. Al riguardo è intervenuto il presidente della Regione Francesco Acquaroli: “Se noi ogni 10 giorni diamo un messaggio contraddittorio rispetto a quello precedente diventa difficile risultare credibili e essere seguiti“.
Il presidente della Regione Marche a “The Breakfast Club” su Radio Capital ha incalzato: “Diventa così più difficile anche combattere l’epidemia. Se noi dobbiamo mandare un messaggio, il messaggio deve essere basato su una strategia di massima condivisa da tutti. Oggi che siamo quasi tutti in zona gialla, ci chiedono di tornare in zona rossa per evitare la terza ondata. Regioni che possono oggi respirare un po’ per i numeri dei contagi che scendono, rischiano di tornare in lockdown”.
E ancora: “Tutti siamo responsabili di questa confusione. Le aziende stanno fallendo. Sono d’accordo con le chiusure, ma solo quando necessarie: ci sono momenti della giornata in cui ha senso bloccare le attività per evitare assembramenti e cenoni.Ma chiudere tutto è una scelta che comporta una responsabilità molto importante. Se qualcuno si vuole prendersi questa responsabilità deve farlo sul serio, garantire ristori totali e immediati“, ha concluso.
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